Editoriale: Trascinatore!
La vittoria contro il Trapani è sicuramente la vittoria di Mimmo Toscano. Vogliamo partire da questo concetto per blindare tutto ciò che gira attorno ad un allenatore alle prese con tante vicissitudini, con diversi limiti ma che non ha mai cercato scuse o giustificazioni. Nella conferenza stampa della vigilia il tecnico calabrese aveva fatto capire che ciò che mancava era da attribuire solo alla squadra, ciò che si doveva fare era avere maggiore coraggio e determinazione, perchè lui conosceva il metodo per evitare il loop della negatività. Assunzione di responsabilità e attributi notevoli perchè senza Ierardi, Luperini e Lunetta, ecco il Catania in versione “trazione anteriore” con Jimenez, Scoppa e due punte pesanti. Dentro anche Raimo e Gega, con il rischio all’orizzonte, in caso di debacle, di un “perchè non ne cambiava altri due?”. E invece il messaggio è arrivato forte e chiaro, il Catania ha giocato con coraggio, personalità e intensità. Proprio come voleva il suo tecnico.
Detto ciò, c'è un problema (“ino” o “one” in base all'epilogo finale di ogni partita) da risolvere: non si possono dover creare 5 palle gol per segnare una rete. Il rapporto 5 a 1 è conveniente solo al supermercato. non nel calcio, perchè nelle giornate meno brillanti la capacità di sfruttare anche l'unico episodio a disposizione fa la differenza. Il Catania ha sprecato tanto, tantissimo, ed una partita che poteva essere messa comodamente nel ghiaccio ha fatto vivere momenti concitati nel finale. Da un lato c'è un aspetto molto positivo perchè se “puoi” sprecare, vuol dire che comunque hai creato tanto, e la capacità di Stoppa di posizionarsi nelle zone morte ha fatto la differenza, ma lo stesso Stoppa&co. devono certamente essere maggiormente cattivi negli ultimi venti metri. Poi se ci si mette il terreno scivoloso del Massimino, la poca prolificità è servita. Nonostante ciò il Catania ha avuto il merito di crederci, combattere e volere a tutti i costi la vittoria.
Adesso nell'altalena delle emozioni rossazzurre il segno è nuovamente positivo, ma la controprova di ogni ragionamento e una sensazione arriverà nella prossima trasferta contro l'Avellino. Quella gara sarà determinante, non tanto per la classifica o le ambizioni, quanto per quel processo di crescita di cui ha sempre parlato Toscano che può portare a risultati non per forza immediati, ma sicuramente di medio periodo. In mezzo c'è il concetto di trascinare. In un momento negativo e con tante assenze pesanti la squadra ha avuto la forza ed il coraggio di trascinare il pubblico, perché diciamoci la verità il Massimino aveva bisogno di vedere e sentire qualcosa di concreto. Questo è un merito che non deve passare in secondo piano e questa stessa attitudine può portare la società a voler investire in maniera più netta. Non parliamo solo del mercato, ma di tutto ciò che gira intorno ad un progetto che per non rimanere in una fase di stallo ha bisogno proprio del coraggio di Toscano e della voglia dei suoi uomini di seguirlo. Per evitare montagne russe, attendiamo altre prove. Anzi almeno un'altra prova, la prossima.