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Editoriale: “Catania non molla!”

Scritto da Stefano Auteri  | 

Nessuno oggi, il 21 ottobre, potrà dire come finirà questo campionato, ma tutti oggi possono essere certi che il Catania sta lanciando segnali inconfondibili. Forse nel calcio si dovrebbe cambiare il regolamento perchè pareggi come quello maturato contro il Foggia, al novantatreesimo dopo un rigore sbagliato, sotto di due reti ed in un clima surreale, non possono valere solo un punto vista la loro valenza, ma presumibilmente Gianni Infantino non leggerà questo editoriale. Se la Fifa non dovesse mai approvare questa mozione, l'esperienza e le reazioni in campo lasciano comunque intendere che il Catania ha due attributi enormi, che Toscano ha una stella molto luminosa e che sì, comunque potrebbe essere l'anno giusto.

Nel calcio i contorni di partite del genere, come dicevamo, si conoscono bene perchè se sei in grado di reagire in una gara così particolare e difficile, e se sei addirittura capace di pareggiarla nel recupero vuol dire che quell'alchimia di cui parla Toscano funziona eccome. A proposito proprio il tecnico etneo ha deciso di mandare Di Gennaro in avanti con una mossa alla Mourinho e in un modo o in un altro è stato ancora decisivo, ma effettivamente all’inizio non aveva azzeccato alcune scelte. Tra gli aspetti su cui lavorare c’è l’atteggiamento che non sempre è stato giusto sin dal primo minuto, ma lo si è trovato dopo lo schiaffone avversario. 
 

Il Catania può e deve migliorare per rendere la vita del suo campionato più agevole, ma è chiaro che lavorare dopo un pari che sa di vittoria è più semplice. I rossazzurri adesso sono a quota 18 punti, ma soprattutto mantengono il ruolino del mese di ottobre (7 punti) che adesso si concluderà con Latina e Turris. Più volte abbiamo detto che dai 12 punti in su sarebbe stato un rendimento ottimale, ma il Catania sembra orientato a superare ogni più rosea aspettativa sfruttando il fattore Massimino. Bisognerà però cercare di ripartire sempre dal secondo tempo di Foggia, un condensato di consapevolezza e fame che devono essere la base per raggiungere il primo posto in classifica… e magari non abbandonarlo più