Giuseppe Colucci a Catanista: "chi c'è stato negli ultimi anni ha giocato con la passione. Per ripartire serve..."
Nella puntata odierna di ‘Catanista’ è intervenuto il Direttore Sportivo ed ex centrocampista del Catania, Giuseppe Colucci, che ha parlato del suo passato in rossazzurro e della rinascita del calcio nel capoluogo etneo. Ecco le sue parole:
“Dispiace tanto per come è finita la storia del Catania. La città, la maglia hanno un blasone importante, ma negli ultimi anni si è quasi giocato con questa passione. Solo chi vive e chi ha vissuto quella maglia sa di cosa si parla quando si fa riferimento alla passione; io ho vissuto solo una parte della storia ma mi è bastata per farmi innamorare a quei colori. Bisogna ripartire da queste ceneri per dare identità e orgoglio"
“Io non ho esperienza personale in Serie D, conosco pochi giocatori se non quelli giovani, però credo che sia necessario prendere giocatori di categoria superiore per poter iniziare un progetto. Iniziare una progettualità è fondamentale, oltre magari bussare a squadre di massima serie per prendere dei giovani di valore. Quando chiama il Catania un dirigente è sempre portato a dire di sì"
"Se arriva un imprenditore che pensa di poter vincere il campionato di D per poi vedere cosa succede senza un piano preciso sarebbe l'inizio di una seconda fine. Si deve invece avere la pazienza di costruire e anche di poter sbagliare. Non sarà sicuramente facile la ripartenza ma bisogna avere pazienza. Per cercare di vincere in C serve un impegno economico certamente superiore ai 5 milioni"
“Gli aneddoti in maglia rossazzurra sono tantissimi, soprattutto quando hai negli spogliatoi dei comici mancati come Spinesi. C'erano personaggi che venivano simpaticamente presi di mira, Morimoto, Del Core, c'erano ragazzi che contribuivano, tutti, alla crescita del gruppo. La partita che porto dentro è quella della doppietta di Lecce contro la Lazio, Marino mi faceva giocare poco e quel momento fu importantissimo per me e poi si sbloccò tutto. Come gruppo il ricordo indelebile è l'ultima partita contro la Roma che decretò la nostra salvezza”