Raffaele vs Boscaglia: confronto inedito, intenso e indecifrabile. Poche soluzioni, tanta voglia...
Duelli in mezzo al campo, sfottò 'virtuale' tra le tifoserie e confronto fra società neonate, ma non solo, il derby di lunedì sera fra Palermo e Catania sarà anche l'occasione per vedere il confronto tra due tecnici di sicuro valore come Boscaglia e Raffaele. Una sfida inedita che se da un lato non poteva scegliere palcoscenico migliore per il suo primo atto, dall'altro non poteva scegliere momento peggiore per quanto riguarda le difficoltà di formazione, con Boscaglia alle prese con le defezioni legate al Covid ed il tecnico etneo speranzoso di poter recuperare almeno Tonucci e Sarao oltre a Reginaldo. Un avvicinamento al derby pieno di insidie, ma che non dovrebbe alterare le idee tattiche dei tue allenatori, fermi uno sul 4-2-3-1 in tinte rosanero, e l'altro sulla linea difensiva a tre.
Nonostante in qualche circostanza Boscaglia abbia adottato il 3-5-2, ad oggi, il Palermo dovrebbe scendere in campo con lo schieramento più usato nella carriera del suo tecnico, quel 4-2-3-1 che quest'anno il Catania ha affrontato in una sola circostanza, a Lentini contro la Ternana, contrapponendosi con un 4-3-3 che, anche a causa dell'assenza di Tonucci, evidenziò notevoli difficoltà. Ecco perchè, anche memore di quella partita, Raffaele dovrebbe schierare nuovamente la linea a tre, con o senza Tonucci, cercando di limitare sulla trequarti difensiva la superiorità numerica che cercherà di far valere la squadra rosanero. Se il Palermo potrà tendere verso lo sfruttamento della zona centrale, il Catania più probabilmente in fase di possesso potrebbe cercare ampiezza, creando superiorità sugli esterni dove a sinistra dovrà essere bravo Emmausso a lasciare campo a Pinto, mentre a destra sarà Biondi a dover interpretare in maniera attenta quel ruolo che fino ad oggi non lo ha visto totalmente protagonista.
Attenzione poi ai jolly che il Catania potrà pescare dalla panchina. Se Reginaldo dovesse tornare a disposizione potrebbe essere lui a guidare l'attacco dal primo minuto, ed allora la carta a gara in corso potrebbe essere quel Pecorino che tanto bene è entrato al San Nicola, ma proprio la partita lunga potrebbe essere determinante. Il Palermo non sta bene fisicamente ed ha affrontato una gara intensa mercoledì scorso, dunque il rischio di vedere nel secondo tempo una squadra lunga e sfilacciata è alto, e proprio questo aspetto potrebbe essere sfruttato da Raffaele che potrebbe anche decidere di far partire Biondi dalla panchina in favore di Izco per poi lasciarlo libero di strappare e spaccare in due il centrocampo avversario nella ripresa. Poche le possibili contromosse di Boscaglia che è consapevole dei limiti difensivi della sua squadra (ad oggi 0 vittorie, 2 pareggi e 3 sconfitte con 2 gol fatti e 7 subiti), e può usufruire su una rosa ridotta all'osso. Intensità, attenzione e ricerca della superiorità centrale e sugli esterni. Saranno queste le chiavi di volta del match, tenendo conto sempre e comunque degli episodi e delle, ormai famose, palle inattive tanto ben sfruttate dagli etnei.