Editoriale: “Benedetta la Coppa”
Bentornata Coppa, per fortuna che ci sei. Il Catania non fallisce l’appuntamento più importante (vista la classifica deficitaria) e stacca il pass per le semifinali battendo una signora squadra, stavolta senza neanche l’ausilio dei rigori. Una vittoria fondamentale, probabilmente sorprendente per i contorni assunti dal post Messina e per la moria di giocatori offensivi a disposizione. Vincere senza punte di ruolo, con la pesantezza nella testa per le critiche ricevute non era semplice, e alcune risposte un pizzico contrariate da parte di Lucarelli in mixedzone lo hanno confermato.
Tatticamente il tecnico toscano ha cercato una soluzione a metà fra un coniglio dal cilindro e la mossa di chi deve fare di necessità virtù, ma la scelta di mandare in campo Chiricò da falso nueve alla fine, tutto sommato, ha pagato. In realtà la forzatura del tecnico toscano è stata inevitabile perchè a prescindere dalle prestazioni rivedibili di Dubickas, era necessario avere un piano B, visto che Di Carmine non offre garanzie, De Luca era squalificato e Sarao è al centro di un caso di mercato. Il risultato è stato un Catania che non ha potuto sfruttare i cross provenienti dalle corsie ma che ha lavorato bene con i contromovimenti per favorire la corsa in profondità, cercando di punzecchiare la difesa alta ospite. Una soluzione sperimentale che difficilmente verrà riproposta, ma visto il poco tempo per lavorarci c’è da elogiare impegno e disponibilità degli interpreti.
Mercato - Guardiamo il calendario: Natale è alle porte e dunque adesso, dopo aver cambiato il tecnico l, è il momento di cambiare anche qualche interprete in campo. L’aver dovuto utilizzare Chiricó in avanti palesa la necessità di un attaccante proveniente dal mercato, un’alternativa a Di Carmine (le cui condizioni non fanno stare totalmente sereni), e probabilmente anche di un esterno. Servono gol, bisogna chiudere le azioni, ma servono anche ricambi in mezzo al campo e giocatori ancora più adatti ai dettami tattici del tecnico. Insomma serve lo sforzo di una società che sembra orientata a voler investire sul mercato per colmare gli errori commessi in estate.
Proviamo a tirare le somme degli ultimi quattro giorni, ciò che si evince è che la squadra ancora sta vivendo un momento complicato, non è serena ed è ancora appesa al filo sottile dei risultati. In suo aiuto però c’è un condottiero che sa stare al mondo e che che tra una pacca sulla spalla, una tirata d’orecchie a tutti per il post Messina e una celata riflessione di mercato, sta avanzando fino a Natale per poi ripartire. Poco da aggiungere, se non che si continua a navigare a vista, in attesa di una continuità e conseguente serenità che forse potranno arrivare dopo la fine del mercato