Lucarelli: "ho percepito la forza della società. Devo lavorare sulla testa, servono risultati"
Ecco le prime parole di Cristiano Lucarelli da nuovo allenatore del Catania, spese nel corso della conferenza stampa di presentazione:
“è stato tutto abbastanza improvviso e veloce, c'è voluto pochissimo per entrare in sintonia con Vincenzo e abbiamo finito la chiacchierata a Roma dicendo che sembrava che ci conoscessimo da una vita. Siamo in sintonia sul futuro e su quello che deve essere il mio ruolo all'interno della società. Devo dire che ho percepito la forza anche economica di questa società, ma ho apprezzato il fatto che non abbiano l'anello al naso. Tramite Vincenzo ho avuto la sensazione di una società solida ma che non si vuole fare mettere in mezzo ad alcuni giochetti che ci sono nel mondo del calcio. Questo ha fatto sì che tornassi in C, nonostante alcune proposte anche dalla B. Mi ero promesso di tornare, non pensavo così velocemente ma eccoci qua"
“Questa piazza non è per tutti, nè per calciatori nè per allenatori. Ci vogliono spalle enormi per sopportare il peso di chiamarsi Catania e dover vincere sempre e ovunque. Voglio dare quella sgasata finale che nelle esperienze precedenti non è arrivata”
“Questa è una squadra che ha dei valori, pensare che la Ternana aveva trattato alcuni giocatori che attualmente non giocano nel Catania mi fa impressione. Se oggi pensassi al mercato di gennaio avremmo già perso in partenza. Il mio obiettivo è fare più punti possibili da qui a Natale chiedendo un grande supporto anche all'ambiente per cercare di far esprimere i giocatori nella maniera giusta. Devo lavorare sulla testa ed è evidente che i ragazzi sappiano giocare a calcio, ma dobbiamo sbloccarci mentalmente e ottenere qualche filotto di risultati. Serve autostima e fiducia"
“Aldilà della condizione atletica penso che all'undicesima giornata non è possibile che la preparazione sia il problema unitario. Credo che l'autostima e i pochi risultati raggiunti fanno sembrare che la condizione sia ancora più deficitaria. La differenza fra i calciatori veri e i calciatori è quella di sapersi tirare fuori dalle difficoltà. La squadra, l'ambiente, i ragazzi, tutti hanno bisogno di risultati. Oggi dobbiamo partire da questo ed io ho bisogno di gente che ci crede. Non sono il tipo che pensa che a novembre si possa gettare la spugna"
“Qui c'è un progetto che per certi versi può essere simile a quello fatto a Catanzaro quando è arrivato Vivarini due anni fa. Noi però non vogliamo aspettare un anno e mezzo e quindi vogliamo metterci in mezzo alle scatole di tanti che pensano che il Catania non faccia parte di un certo tipo di discorso. Per fare bene in questo campionato bisogna avere per forza due giocatori di pari livello in ogni ruolo. Il ruolo di Chiricò è quello che avete visto, ma devo lavorare con lui per migliorare alcune situazioni di gioco che possano assicurare dei vantaggi alla squadra"
“Tabbiani per me è un allenatore interessante, soprattutto l'anno scorso ha fatto buone cose ed ha delle belle idee che devono essere accompagnate dal risultato. Ci siamo passati un po' tutti, di certo cura molto la parte tattica e troverò una squadra recettiva anche grazie al suo lavoro. Condizione atletica? Ancora non abbiamo analizzato tutti i dati del Gps, ma sono convinto che la squadra è meno fuori condizione di quello che sembra. Oggi abbiamo fatto un allenamento ad alta intensità e la squadra è andata forte”
“Chiedo ai tifosi e alla stampa un aiuto almeno fino a Natale. Oggi ho provato a spiegare ai ragazzi che i tifosi non sono arrabbiati con loro, ma sono così innamorati della maglia che anche se il loro figlio indossasse quella maglia se la prenderebbero pure con lui. Rispetto a sei anni fa ho più esperienza, penso sempre che l'allenatore sia un sarto e debba mettere in risalto il materiale a disposizione senza essere troppo legato a determinati moduli. L'obiettivo è vincere le partite e valorizzare il prodotto a disposizione”
“Non voglio essere condizionato da quell oche è successo fino ad ora, da oggi si parte da zero. Chi ha giocato di più deve consolidare la sua posizione e chi lo ha fatto di meno deve dimostrare di poter giocare di più. Partono tutti alla pari da zero. Ho scommesso l'eventuale terzo anno di contratto che è condizionato ad alcuni eventi"
“La città non l'ho mai abbandonata visto che i miei due, tre viaggi l'anno li ho sempre fatti qui. Sulle altre squadre di questo girone, bisogna rendere meriti alla Juve Stabia che ha fatto gruppo ed è davanti a squadre che sulla carta possono sembrare più forti. Se vuoi arrivare fino in fondo in questo campionato devi sporcarti le mani”
“Io ho un sogno: sentire i tre fischi dell'arbitro che sanciscono la promozione del Catania in Serie B”