Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Mercato: si scrive De Paoli, si legge Fedato

Scritto da Stefano Auteri  | 
Ivano Pastore

Correva l’anno 2014, i più lo ricorderanno, era l’ultimo giorno di mercato ed il Catania aveva bisogno di un innesto in avanti dopo la partenza di Maxi Lopez, ma l’unico acquisto fu quello del carneade Francesco Fedato, passato alla storia per ‘l’attaccante che non fu’. Ecco il mercato attuale del Catania si conclude in maniera analoga, con l’attesa per un attaccante importante e l’arrivo di De Paoli che con la sua unica rete in ventuno gare non si presenta proprio nel miglior modo possibile. Il tutto aggravato da un un evento che ha sorpreso solo i miscredenti: la partenza di Castellini.

Parliamo chiaramente: il Catania non si è rinforzato; il Catania non ha accontentato il proprio tecnico (non al più tardi di domenica Toscano aveva chiesto rinforzi in più reparti e il lunedì ha registrato 3 partenze ed 1 acquisto); il Catania ha dimostrato sul mercato mancanza di forza e idee. L’acquisto di Frisenna, così come quello di De Paoli, sembrano frutto più delle contingenze ed essere dei piani C. I ragazzi potranno ribaltare queste percezioni (Moro arrivò l’ultimo giorno come scarto, neanche tanto ricercato, del Padova) perché si è capito che non sono i nomi a fare vincere le partite, ma la sostanza non cambia. Ci tocca dirlo, l’avevamo preannunciato in estate che il Catania avrebbe ridimensionato il budget ed il progetto e che avrebbe ceduto Castellini. Il fatto che non sia avvenuto allora non cambia la strategia (rimandata di qualche mese, il che forse è ancor più sbagliato) perché se l’obiettivo del Catania era quello di fare cassa e risparmiare ha fatto centro, peccato che il suo presidente abbia promesso altro.

Ricordiamo bene sia le parole sulla permanenza di Castellini che quelle su un mercato importante con rinforzi, e ci chiediamo a questo punto che senso abbia illudere. Meglio un‘amara verità frutto di spending review e limiti, piuttosto che fumo intossicante. Adesso vorremmo capire esattamente qual è il pensiero e la reazione di Toscano. Via Castellini, Verna, Carpani e D’Andrea per Dalmonte, Allegretto, Del Fabro, Frisenna e De Paoli. I nomi non fanno la differenza ma il Catania si può dire realmente rinforzato? La risposta la darà effettivamente il campo, ma ad oggi la sensazione è chiara. In più aggiungiamo il risparmio di altri ingaggi come quelli di Chiricó, Zanellato e Rapisarda ma la maggior parte dei soldi non sono stati reinvestiti. I limiti, i paletti, la fideiussione, Castellini, tutto torna. Purtroppo.