Girone di ritorno: i numeri smentiscono le aspettative
Il Catania spara a salve nel girone di ritorno. Il colpo atteso, sperato a ridosso del mercato di gennaio, resta in canna. La squadra di Raffaele non alza nessuna asticella, anzi va incontro ad una flessione in termini di punti in classifica. Il bilancio delle prime 10 giornate del girone di ritorno infatti parla di 13 punti conquistati, contro i 17 delle prime 10 partite stagionali. Nei gol fatti e subiti la differenza è quasi nulla. 12 all'andata, 11 adesso quelli messi a referto. Nei gol subiti il dato è addirittura lo stesso: 11-11.
Uguale l'emergenza infortuni e indisponibili, un dato questo che non si schioda dall'andamento di inizio anno. Di conseguenza anche l'idea di 3-4-3 intravista a ridosso della fine del 2020, con i bagliori di luce emanati da Piccolo e Russotto contro il Foggia, ha lasciato nuovamente spazio ad una versione meno fantasiosa, culminata nel 3-5-2 tutt'altro che farcito di fantasia delle ultime due di campionato. Golfo ha permesso in un frangente di adottare anche un modulo differente, dal 3-4-1-2, al 4-4-2 più offensivo, ma il suo apporto in termini sostanziali e di numeri a referto è stato praticamente nullo.
Ecco che allora il Catania si ritrova con i reali giri del proprio motore, rispetto all'euforia e alle aspettative alimentate dallo stesso Raffaele, che dopo una sola sconfitta in 14 gare aveva parlato di asticella da alzare in termini di rendimento. Il quinto posto ad oggi è quello che nei numeri rispecchia l'andamento stagionale e il girone di ritorno ha spazzato via ogni illusione di poter osare oltre. Il ritorno di Piccolo può essere un fattore di certo, ma nelle restanti 8 giornate di campionato diventa difficile smentire i numeri maturati sin qui. Il rischio anzi è vederli nuovamente scendere rispetto all'andata, rendendo più pesante il divario con la prima parte della stagione rispetto al momentaneo - 4 nel confronto in classifica.