Massimino terra di conquista: numeri negativi e fame non soddisfacente
C'è una considerazione che anno dopo anno diventa sempre più pressante ed opprimente, ma si deve fare: il Massimino non è più "Il Massimino". Lo stadio che una volta era l'inferno dei sogni di chi provava a profanarlo, anche solo pensando di poter tornare a casa con punti, più o meno pesanti, adesso è terra di conquista e desolazione. Ogni anno si parte con l'entusiasmo della piazza, con gli abbonamenti alle stelle, con il verde intenso del prato; poi già a novembre l'entusiasmo, così come il verde, si trasformano perchè chi scende in campo calpesta la passione e getta alle ortiche le occasioni.
I numeri parlano in maniera molto chiara: dopo 9 gare disputate in casa, il Catania ha conquistato 16 punti, e per quanto questo sia il quarto miglior rendimento, sono ben 11 i punti concessi agli avversari. Una enormità per una squadra ambiziosa e che si sarebbe dovuta “appoggiare” al rendimento casalingo per venire a capo di una situazione complicata, causata da sfortuna e non solo. Invece i soli 7 gol messi a segno denotano una difficoltà a trascinare e farsi trascinare; le appena 2 reti siglate nei secondi tempi esprimono tutti i limiti di una squadra che non ha mai asfaltato gli avversari. Tre 0-0 e solamente 5 volte in vantaggio su nove circostanze fanno il resto, con un unico dato positivo rappresentato dalle reti al passivo, visto che con i soli 3 gol subiti i rossazzurri sono la miglior difesa interna del campionato.
A conti fatti, essendo giunti quasi alla fine del girone di andata, il borsino è negativo e solamente i deficit anche delle altre squadre non hanno relegato questo rendimento interno in una posizione più bassa della speciale graduatoria. Non si può neanche parlare come spesso si è fatto di pressioni, visto che il pubblico si è dimostrando oltremodo maturo, osservando senza contestare, ma aspettando il triplice fischio per mostrare disapprovazione. Serve un cambio di mentalità, una maggiore fame costante per novanta minuti, serve un manto erboso diverso, serve non far più violare ed umiliare un campo che ha già subito tanto, compreso uno 0-5 con la formazione Primavera in Coppa