L'avversario: Sancataldese, la cura Infantino funziona
Conosciamo i prossimi avversari dei rossazzurri, ben diversi dall'ultima sfida in coppa
Li ricordiamo ancora i festeggiamenti incontenibili e baldanzosi, di una Sancataldese capace di vincere ai rigori su un Catania assemblato da pochissimo, in una Coppa Italia che rappresentava l'inizio ufficiale di una storia che ci auguriamo sia sempre più dolce. Eppure le cose sono cambiate moltissimo da quella partita, forse più di quanto si sperava: se gli etnei viaggiano con il vento in poppa, i verdegranata navigano nelle acque più torbide del girone, al 14° posto con 13 punti. Zona play-out dunque, e non potrebbe essere altrimenti viste le sole 3 vittorie acquisite, i 4 pareggi e le 6 sconfitte. Il problema più grosso però è l'attacco sterile, 9 gol fatti, il penultimo del girone, mentre sono 14 quelli subiti.
Ma al Catania in fin dei conti interessa poco la posizione dell’avversario. Conta molto di più sapere come sta ultimamente, ed a proposito le ultime uscite raccontano una San Cataldese in forma poco più che discreta, da quando ha ingaggiato il tecnico Infantino al posto di Vullo: zero sconfitte da più di un mese a questa parte, nello specifico due vittorie e quattro pareggi, tre dei quali nelle ultime tre partite. Nell’ultimo turno la prestigiosa vittoria sfumata solo al 92’ sul campo della Vibonese.
E tatticamente? Come è facile intuire dai dati sopracitati, il prossimo avversario del Catania pensa prima di tutto a non subire, sfruttando ogni occasione concessa a proprio favore. Il modulo ormai collaudato si riflette in un 3-4-2-1, ma praticamente un 5-4-1 in fase di non possesso cercando la riconquista bassa del pallone. Capocannoniere è un centrocampista, Baglione con 3 gol, ma fa pensare il fatto che di 9 gol totali, ben 7 scelte da marcatori tutti diversi. Da segnalare anche la non presenza del capitano Di Marco.
Una sfida dal sapore particolare, tra la voglia di acquisire ancora vantaggio sulla seconda in classifica (il Lamezia ospiterà il Locri a pari punti, 22, dopo un turno di stop forzato), e il piccolo ma comprensibile desiderio di non far gioire un avversario capace di dare finora l'unico (mezzo) dispiacere stagionale. A spingere il Catania ovviamente anche i suoi tifosi , che occasionalmente occuperanno tutta la gradinata a loro riservata del “Valentino Mazzola”.