Ferraro: "Sarà la festa di tutti. Cosa mi ha insegnato Catania? A non dire..."
Conferenza pre gara per Ferraro, alla vigilia della sfida al Santa Maria Cilento con il tutto esaurito al Massimino:
"Domani aspettiamo il Catania che nel migliore di modi può esprimere le sue potenzialità. La partita va interpretata nella maniera giusta. Abbiamo raggiunto un obiettivo e a prescindere da chi gioca l'importante è festeggiare, perché sarà la festa di tutta la squadra, e non intendo solo i giocatori, ma anche lo staff e pure il magazziniere. Domani verremo di mattina allo stadio per stare insieme e fare crescere la voglia di giocare, anche perché essendo la partita di sera dobbiamo impiegare il tempo.
Il mio ultimo esame è iniziato ad agosto e non è ancora finito, ma al futuro non penso perché voglio pensare al presente, a quello che c'è da fare e a godermi la giornata di domani. Ho realizzato il sogno di venire qui, essere valutato da 5 per poi uscire con una valutazione da 7-8, questo è ciò che mi inorgoglisce. Io penso al presente, nella mia vita, perché ti fa raccogliere i frutti nel futuro.
Bisogna sapersi adattare alla tipologia della città di Catania, ho fatto un tipo di studio. Dopo un paio di mesi mi sono adattato molto bene anche grazie all'accoglienza della città, ad Emanuele Catania che mi ha aiutato molto ad inserirmi, e Laneri bravo a trasferirmi il significato della vittoria a Catania.
Il Vesuvio e l'Etna sono due vulcani di altezza diversa. Quando sono arrivato ho visto il vulcano e ho pensato come la strada per il successo fosse lunga e difficile, però una volta in alto è molto bello. Sono contento anche per il Napoli, certo, anche perché le due tifoserie sono gemellate.
Gli infortunati per domani penso saranno solo Somma e Chiarella, gli altri a disposizione compreso chi si è allenato al 100% da poco. Il primo si è operato al menisco e spero recuperi presto per lui stesso, Chiarella distrazione muscolare e non so quando ritornerà. Forchignone si è allenato bene questa settimana, ma non lo faceva d aun mese, ha bisogno di 15 giorni di allenamento continuo per tornare in forma. Con Jefferson e Sarno infortunati De Respinis ha dimostrato di poter essere molto utile, sono contento abbia fatto gol perché ha aspettato il suo momento con pazienza.
Cosa mi ha insegnato Catania? A gestire le pressioni, tenerle dentro, ho imparato a non dire magari le cose se non è il caso di dirle. Questo mi fortifica molto come allenatore. Una parola non detta a volte è meglio rispetto ad una parola mal detta.
Il vero valore del Catania si vede dal martedì al sabato. Il vice presidente è stato un giocatore e quindi vedendo allenare i ragazzi ha una percezione diversa.
Non è che nelle conferenze sono meno teso, è che sono cambiate le conferenze stesse. Forse angebvoi giornalisti all'inizio mi facevate tante domande sulla tattica, su chi non gioca e mi reputavate da 5, ora grazie al lavoro anche la vostra percezione è cambiata. Ho sempre fatto le scelte con massimo impegno, pur sapendo di poter sbagliare, ma sempre con la vittoria del Catania davanti a tutto.
Un bravo allenatore prepara la partita dal martedì al sabato, nelle conferenze stesse l'allenatore deve dire ben poco se la settimana ha lavorato bene.
Domani vedere così tante persone che parleranno del Catania sarà un'emozione unica per ognuna di voi. A Catania non si può però mai abbassare la guardia, il diavoletto sta sempre dietro l'angolo in agguato".