To(tò)p Player: lo Schillaci del Catania
Il paragone è di quelli che strappa un sorriso, ma vi ricordate delle smorfie, degli occhi spiritati, di quel mondiale da notti magiche? Fu un colpo di testa di Schillaci ad inaugurarle: lì fu gioia incontenibile, simile a quella di due sere fa. Pietro Cianci può essere il bomber che non ti aspetti del Catania: Zeoli sta facendo ciò che scosse quella Italia, ovvero cercare l'uomo degli eventi e della passione sfrenata che supera la logica delle cose. Quella fu la Nazionale del '90, lo stesso numero del giocatore del mese nel girone C a suon di reti. Contro l'Avellino ha poi certificato il suo stato di grazia, e dopo aver salvato i suoi con il mancino al Benevento, punisce l'Avellino lasciando accesissima la speranza per il passaggio del turno play-off. Non era certo l'uomo da cui ci sia aspettava l'exploit per il finale di stagione: una storia che può sapere di sorpresa, di memorabile.
La punta ex Catanzaro aggiorna il suo score a 6 gol nelle ultime nove partite giocate, per non parlare dell'intesa con Di Carmine: su 6 volte che i due sono scesi in campo dal 1', 5 vittorie ed una sola sconfitta. Non possono essere coincidenze. Il ragazzo segna poi in tutti i modi, proprio come Schillaci: di testa, di piede, da fuori area o dentro, senza mai disdegnare il lavoro per aiutare i compagni ed il sacrificio quando arretra sulla linea dei centrocampisti. Il Catania potrebbe aver trovato il suo bomber "di riserva", sospeso tra la gran voglia di fare e il tocco magico quando tira a rete.