Editoriale: la 'Costa Catania' va, 17979 passeggeri a bordo della nave rossazzurra
Prima di ogni riflessione meramente calcistica o futuristica vi vogliamo chiedere una cosa: sapete cosa vuol dire fare registrare un'affluenza di 17979 persone in una gara di Serie D? Per capire bene la grandezza della passione e dell'entusiasmo generato da Pelligra vi facciamo qualche esempio con confronti con club di massima serie. A Monza la media stagionale (fonte Transfermarket) è di 12056 tifosi, poco meglio va a Cremona dove sono ci sono 460 tifosi in più di media; 13240 a Sassuolo, 9113 a La Spezia; addirittura 8973 a Empoli. Al seguito delle più blasonate Torino ed Atalanta non si superano i 19 mila. Certo è che il dato relativo alla gara con il Lamezia non tiene conto degli abbonati che, ci auguriamo e siamo convinti di no, magari abbiano preferito una gita fuoriporta, ma l'impatto che il nuovo Catania ha avuto sulla città è impressionante, soprattutto se si considera il tenore delle partite di quarta serie.
Tutto in appena 9 mesi scarsi; tutto frutto di serietà, programmazione (nonostante i tempi ridotti), credibilità e ovviamente risultati che però sono alla fine semplicemente una naturale conseguenza. E' facile far appassionare giovani pronti a sentire le note della Champions, così come è altrettanto facile seguire squadre di cui si parla costantemente sui network nazionali, troppo ingenuamente preferiti, a volte, alle realtà locali. Far parlare di sé a livello nazionale partendo così dal basso e da zero è stata forse l'impresa più titanica di Grella&co., e tutto ciò non è avvenuto con astuzia o particolari strategie comunicative, ma semplicemente per meritocrazia. Il resto lo ha fatto una città recettiva, sanguigna, pronta a seguire in tutto e per tutto i propri colori. Quello che si è visto ieri al Massimino è un colpo d'occhio che riappacifica col calcio e non potrà che essere l'antipasto in vista dell'ultima gara casalinga e poi della prossima stagione.
Parlando di campo, ancora una volta un Catania prepotente, sciolto, capace di poter arrivare senza troppi patemi alla vittoria, allargandone i confini sino al limite di uno scavetto che ha strozzato il nodo in gola. Lodi e compagni viaggiano con una velocità di crociera e il lusso è offerto dalle giocate di Chiarella, dai colpi di genio di Russotto e dalla possibilità di lasciare in panchina ancora una volta Giovinco. Capitan Ferraro naviga con estrema tranquillità e il porto è ormai all'orizzonte. Ci sarà una nuova rotta di lusso da giugno in poi? Molto probabilmente sì, perchè la proprietà sa che l'errore più grande sarebbe far scemare l'entusiasmo della piazza, e anche se riconfermarsi è sempre più difficile, Grella non sembra il tipo che possa temere una sfida del genere. Ci sarà lo stesso equipaggio? Previsione difficile, ma alla fine se si fa una crociera si sceglie spesso la compagnia, non per forza ci si informa sull'equipaggio e sullo staff, perchè basta questo. Una fiducia alla base, e la ‘Costa Catania’ di fiducia ne ha racimolata davvero tanta.