Fattore approccio: 11 gol subiti nei primi 15 minuti dei due tempi
La sconfitta contro la Ternana non deve dare adito a pessimismo e sconforto, lo abbiamo detto e scritto in tutte le salse, ma deve essere utile per analizzare con ancora più attenzione errori e difetti di un Catania forte ma sempre migliorabile. Oltre al discorso primario, quello relativo agli infortuni che risolverebbe molti problemi e permetterebbe certamente un'ulteriore crescita dell'organico, c'è una statistica che deve fare riflettere e che riguarda la distribuzione delle reti al passivo e conseguentemente un lavoro sull'approccio ai primi minuti dei due tempi. Dei 26 gol subiti dal Catania ben 11, infatti, sono distribuiti nei primi quarti d'ora del primo e del secondo tempo, e con esattezza 6 dal 1' al 15' e 5 dal 45' al 60'.
Un dato emblematico visto che quasi la metà dei gol al passivo è arrivato a freddo e spesso a causa di disattenzioni di reparto o individuali. Ripercorrendo le gare giocate dagli etnei tra gli altri tornano in mente le palle inattive letali contro Palermo e soprattutto Casertana, il rigore della prima giornata con la Paganese e la dormita generale contro il Catanzaro, ma come dimenticare anche il clamoroso svarione difensivo dopo appena un minuto in quel di Teramo e poi ovviamente i primi due gol pesantissimi della sfida di Terni. Troppi, davvero troppi errori frutto di disattenzione e approccio non corretto che inevitabilmente hanno condizionato lo sviluppo delle gare rendendole, a volte, più complicate del dovuto.
Certo, qualcuno potrebbe dire, a ragione, che il Catania però ha sempre cercato e spesso trovato la rimonta dimostrando grande fame e determinazione e che molti di questi gol sono arrivati prima della fine del girone di andata, e questo è il lato sicuramente positivo della riflessione generale, però il difetto da correggere rimane. Maggiore concentrazione e limitare al massimo gli errori banali, anche perchè il ragionamento relativo all'approccio tiene conto anche della differenza rispetto ai gol messi a segno: appena 3 dal 1' al 15' e 4 dal 45' al 60'. Sarà questo uno degli aspetti su cui lavorerà Raffaele, ma soprattutto sul quale dovranno agire i protagonisti che scendono in campo perchè in una stagione così particolare non si può regalare nulla a nessun avversario, figuriamoci poi se si chiamano Ternana o Bari.