Focus: attaccanti inceppati nelle ultime 4 gare
Numeri su un reparto poco incisivo nell'ultimo mese
Sempre più primo in classifica, ogni settimana un passo verso la meta, il Catania ammazza-serie D. Ma come gli stessi uomini di Ferraro sanno, è importante arrivare alla imminente sosta natalizia con un vantaggio sulle "candidate a rincorrere" (sì, tra virgolette) i rossazzurri, di doppia cifra. Pausa significa riposo: vuol dire anche riflessioni, però. Quali? Derivano dai numeri e riguardano l'attacco, ad esempio.
I rossazzurri da esattamente un mese faticano a trovare la via della rete con la sua artiglieria pesante: l'ultimo gol segnato da un attaccante è stato quello di Jefferson, in casa nel 3-0 contro il Canicattì, quattro partite fa. E se consideriamo tutto il reparto offensivo escludendo il brasiliano, ci ritroviamo al gol di Russotto a Paternò risalente ad otto settimane fa. È un dato che rappresenta un problema? No, vista la media punti che ha comunque tenuto la squadra di Ferraro. È una difficoltà espressa sul campo? Beh, sì.
Tolte le 7 marcature di Jefferson, tutte arrivate da subentrato, sono 10 quelle distribuite tra i giocatori più offensivi con almeno dieci convocazioni. Una media di 1,6 gol a testa, non tantissimo.
Per completezza, bisogna sottolineare che dei 17 gol totali degli attaccanti 10 sono arrivati dalla coppia Jefferson-Sarao, e 7 da giocatori più esterni.
Dei segnali positivi in questo senso sono arrivati contro il Real Aversa, soprattutto nel primo tempo: i rossazzurri hanno infatti cercato più spesso la conclusione da fuori o la giocata individuale negli ultimi metri, come chiesto dallo stesso coach Ferraro.
È il caso ad esempio di Forchignone, autore di due tiri in porta (uno anche da fuori area) e tre dribbling pericolosi riusciti. Stesso discorso per De Luca, che per la verità il gol lo avrebbe anche segnato, più frizzante nell'inserirsi in area piccola e nel procurarsi ottime punizioni. Potrebbe fare di più invece Sarno, in leggera flessione rispetto alle sue prime partite: 1 gol e 3 assist partiti dai suoi piedi. Idem dal punto di vista numerico per Sarao, dotato chiaramente di caratteristiche diverse, più votate al combattimento con i difensori e al giocare spalle alla porta, che di reti ne ha segnate 3 (l'ultima proprio a Paternò). Chiudiamo con Russotto e il dimenticato Giovinco; il primo è stato quasi sempre utilizzato da subentrato e ha bucato la rete 2 volte; il secondo si è visto pochissimo: solo una rete e una prestazione che non ha inciso a San Cataldo, entrando nel secondo tempo anel ruolo di trequartista. Numeri e valutazioni, messe sotto l'attenta lente d'ingrandimento di Ferraro e staff.
Tutto ciò in attesa di rivedere Chiarella al 100% e finalmente Litteri, dal minutaggio bassissimo causa infortunio: saranno loro i primi acquisti de facto del Catania a gennaio?