Il Sindaco Pogliese ha inviato una lettera all'Agenzia delle Entrate. Ecco il contenuto...
Il Sindaco di Catania, Salvo Pogliese, si è mosso in prima persona per quanto riguarda la trattativa tra il Catania e l'Agenzia delle Entrate per la ristrutturazione del debito, inviando una lettera alla responsabile di Catania, Claudia Cimino. Ecco la lettera del primo cittadino etneo:
“Nel massimo rispetto delle autonome valutazioni che insieme ai suoi uffici vorrà fare mi è doveroso rappresentarle i consequenziali effetti di un esito positivo della procedura conciliativa che le è stata sottoposta, poiché le vicende societarie del Calcio Catania, come anche il Tribunale ha autorevolmente evidenziato, non possono essere considerate solo un fattore sportivo o d’impresa. Ho avuto modo di confrontarmi personalmente con l’avvocato Joe Tacopina che guida la cordata di investitori disposti a rilevare le quote azionarie Sigi proprio sul presupposto della riduzione del debito creato negli anni scorsi con l’Agenzia delle Entrate. E oltre al rilancio del club calcistico che da 75 anni rappresenta la città di Catania - continua Pogliese - mi è stato rappresentato l’interesse del gruppo americano a promuovere ulteriori iniziative imprenditoriali su settori produttivi diversificati del nostro territorio. Non sfugge che questo possa generare opportunità di lavoro e sviluppo con conseguenti ricadute anche sul valore della massa impositiva, certamente superiori a quella che verrebbe a mancare qualora venissero accettati i termini della proposta transattiva, evitando in questo modo un’ulteriore condizione di sofferenza economica del Calcio Catania a cui, peraltro, molto difficilmente potrebbe fare fronte.
Nel comune interesse del buon andamento nella gestione del pubblico interesse e della leale collaborazione istituzionale- conclude il sindaco - mi auguro di averle fornito idonei elementi aggiuntivi alle sue opportune valutazioni per la transazione fiscale del Calcio Catania, da cui sinceramente auspico ne derivi un contributo determinante a invertire una rotta viceversa destinata all’ineluttabile crisi di una tradizione sportiva, a cui sono connessi svariati fattori di sviluppo e coesione sociale dell’intera provincia di Catania”