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Top Player: Domenico Toscano, cosa significa essere vincenti?

Scritto da Marco Massimino Cocuzza  | 

Quanta esperienza ci vuole, da tecnico, per indovinare le sostituzioni? Tanta. Ma non basta, caro mister Toscano. Ci vuole anche parecchia bravura, intuito e fortuna, quest'ultima non può mancare. E l'ex Reggina tutte queste componenti sta dimostrando di saperle usare, vedendo cose che ad un quarto d'ora dalla fine a molti possono sfuggire, volendo dare una marcia diversa ad un Catania apparentemente soddisfatto del pareggio a Caserta. Fino al 75' cambi ruolo per ruolo, com'è giusto che sia, fino all'ingresso di Jiménez per Luperini: out fisicità, intelligenza tattica, fastidio enorme per la difesa avversaria; in tecnica, visione di gioco, anarchia tattica.

Domenico Toscano l'ha voluta davvero vincere, fino all'ultimo. Prendendosi un rischio premiato anche dalla fortuna, dicevamo, di un capitano avversario come Bacchetti che esce dopo un normale scontro di gioco e non rientra in tempo per placare la precisione di Anastasio e la voglia di Jiménez. Poi il Catania la chiude, e l'uomo affamato in panchina annota anche di un trequartista dal tocco di palla che certo non ha scoperto ieri, ma gli viene confermato. E così il Catania non solo si becca 3 punti d'oro, ma ritrova indicazioni su un giocatore bravo a rispondere presente in un momento dal quale continuano ad uscire infortuni. La differenza che queste prime 8 giornate, ed il passato, potrebbe proprio essere stata consegnata dall'avere qualcuno in panchina che non si limita a dare indicazioni e farsi seguire, ma dal saper leggere quello che gli accade intorno. Che sia davvero questa, per un mister, l'essenza dell'essere vincenti?