Numeri: l'avvio horror del Catania. Totale verità o mezze bugie?
L'inizio di stagione del Catania è oltremodo complesso, perchè alle difficoltà palesatesi al momento dell'iscrizione si sono aggiunti un altro ritiro senza amichevoli, un mercato con budget ridotto e basato sul ridimensionamento, e dei risultati sul campo insoddisfacenti. Tutti fatti che oggi generano smorfie sulle facce dei tifosi titubanti sull'approccio a quest'annata, tra la rassegnazione fondata sul "anzi che ancora esistiamo" e la frustrazione perchè "il Catania non può perdere così". Fatti, dicevamo, suffragati anche dai numeri che consolidano alcune perplessità, anche se è necessaria un'estrema cura nel maneggiarli perchè nascondono letture in parte mendaci.
Numeri Generali - Dopo quattro giornate il Catania ha raccolto una sola vittoria, risultando sconfitto in 3 circostanze e dimostrando una ritrosia totale verso il segno "X", nonostante contro il Bari sembrasse già scritto sul referto. Tanti i gol subiti, ben 6 ed un solo clean sheet, in casa con la Fidelis Andria. Male, anzi malissimo in trasferta, dove gli etnei hanno racimolato 2 sconfitte con 4 reti al passivo, ma soprattutto non hanno mai trovato la via della rete. Altro dato da non sottovalutare riguarda le volte in cui l'undici di Baldini è passato in svantaggio: 3 su 4, non riuscendo mai a portare punti a casa.
Statiche reti - Un Catania che segna poco e subisce tanto, dunque, e lo dimostra il fatto che tra campionato e coppa in 3 circostanze sia rimasto a bocca asciutta. 2 le reti su azione, entrambe contro la Fidelis Andria, a cui si deve aggiungere il gol di Moro arrivato sugli sviluppi di calcio d'angolo. Un bottino magro che, senza considerare il rigore in coppa di Reginaldo, evidenzia come gli etnei abbiano mandato a segno solamente 2 giocatori, con una carenza contributiva soprattutto da parte di esterni e mezzali. Infine sotto il profilo difensivo devono fare riflettere i 2 gol subiti su palla inattiva e le 4 reti concesse nelle riprese.
Insomma i numeri parlano in maniera abbastanza chiara ma, come dicevamo, è necessario diversificare la lettura dei dati dalla visione delle partite. In alcune delle gare disputate, per esempio, il Catania ha mostrato tutt'altro che un'apatia offensiva (tranne il primo tempo con il Monopoli e con il Bari). La squadra ha prodotto numerose palle gol senza sfruttarle, a dimostrazione del fatto che, nonostante tutto, qualcosa di buono c'è. Sicuramente serve maggiore cinismo e precisione; come del resto in fase difensiva serve maggiore concentrazione per evitare gli errori dei singoli, visto che il dato relativo ai gol subiti nelle riprese non sembra frutto di un calo fisico, quanto di un abbassamento della concentrazione e di una conseguenza di parziali già condizionati. I numeri dicono cose precise, la lucidità di analisi apre altri spiragli, ma non c'è tempo per troppe riflessioni, perchè bisogna fare i conti con un calendario non troppo benevolo e che lunedì proporrà un altro enorme scoglio. A Catanzaro il risultato conterà tanto, a prescindere dalla prestazione, perchè il Catania è virtualmente ultimo e per lavorare e migliorare serve un po' di fiducia, e questa arriverà solo con i risultati.