FOCUS: difesa di esperienza e qualità che offre tante opzioni. Anche se...
Ad esattamente una settimana dalla chiusura del mercato, e con qualche altro colpo che resta atteso per completare la rosa, è cosa buona e giusta analizzare il momentaneo roster su cui sta lavorando Tabbiani.
Partiamo dal reparto arretrato: in porta Livieri e Bethers, con il primo naturalmente titolare grazie alla sua esperienza, altezza fisica e pure bravura con i piedi; una cosa a cui il tecnico ex Fiorenzuola tiene molto, desiderando sempre un avvio di azione con palla giocata a terra. Dovrà confermare un curriculum importante ed essere decisivo come si richiede ad un estremo difensore.
La difesa conta tra i centrali i neo arrivati Quaini, trasformato in centrale arretrato proprio da Tabbiani dopo una carriera da centrocampista: non altissimo ma roccioso e bravo ad avviare l'azione potendo contare sulla tecnica. È arrivato anche Curado, decisamente più "difensivo", non disdegna interventi duri quando c'è da prendersi responsabilità può giocare anche da terzino destro, difficilmente non ci si affiderà a lui nell'undici titolare. È rimasto invece Lorenzini, elegante anche in Serie C e sempre affidabile, senza dimenticare il buon lancio lungo con il suo mancino. Chiamato ad una conferma anche tra i professionisti, Castellini dovrà crescere ancora di più tatticamente e dal punto di vista della personalità, venendo probabilmente considerato un centrale a tutti gli effetti a differenza dello scorso anno. L'ultimo centrale è Somma, in attesa di conoscere il suo futuro, da considerare il quinto in ordine di gerarchia. Sugli out esterni sono arrivati Mazzotta e il giovane Maffei: il primo ha qualche primavera in più rispetto al 2015, ma la verve aggressiva sulla fascia è sempre la stessa, del secondo (appena diciottenne) se ne parla molto bene a Cava dei Tirreni da dove è stato prelevato. Infine è rimasto Francesco Rapisarda, garanzia di sovrapposizioni a destra anche se dovrà per forza di cose limitarsi e stare più accorto difensivamente rispetto alla D.
Dal punto di vista tattico la certezza per adesso è la formazione a 4. Due esterni votati all'aggressione sulla fascia, sempre pronti a dialogare con gli altri esterni a piede invertito per creare la superiorità numerica. Tra i centrali Tabbiani preferirà averne sempre almeno uno in grado di giocare educatamente il pallone a terra e dare l'avvio dell'azione, affiancato da un compagno che garantisca equilibrio e ancora più copertura. Non è da escludere anche la possibilità che il tecnico rossazzurro possa qualche volta affidarsi ad una difesa a 3 con un centrale come Quaini e due braccetti difensivi perfetti per il ruolo, ovvero Curado e Lorenzini, rendendo esterni ancor più votati all'attacco Mazzotta e Rapisarda. Di quest'ultimi però, va detto, non ci sono sostituti, almeno in partenza, dello stesso livello. Soprattutto del terzino catanese, non c'è una riserva di ruolo.
Un reparto che potrebbe anche regalare qualche altro colpo dal mercato, ma ad oggi sono questi i sette elementi su cui si lavora e che si stanno catechizzando ai principi del tecnico, a poco più di una settimana dall'esordio in campionato.