Editoriale: infiniti sul campo, fuori?
Il Catania si salva a Potenza e aspetta la decisione della curatela
“Era finita!” ha urlato Caiata, “sono finiti” hanno decretato in tanti, ma la realtà racconta invece di una squadra che non muore mai e che anche a Potenza ha dimostrato un cuore (e anche un'altra parte anatomica con la stessa iniziale) enorme. Il Catania quest'anno supera i limiti e cerca di volare verso l'infinito, nonostante tante volte in stagione le dinamiche abbiano ricondotto i rossazzurri sempre verso pensieri negativi, con la ricorrenza della parola "fine".
Anche ieri, però, Baldini e Mularoni hanno mandato in campo una squadra viva che soprattutto nei primi venti minuti, con la sorpresa tattica del 4-3-1-2, sembrava poter spadroneggiare. Poi dopo la terza rete consecutiva da titolare di Sipos, qualcosa si è inceppato, probabilmente anche per merito dei padroni casa, e da partita in discesa si è rivelata una sofferenza. Ci può stare, non doveva succedere, ma è comprensibile. Ciò che nessuno poteva aspettarsi, invece, era che l'uomo più in ombra della stagione, anche lui reputato "finito", trovasse, da mancino, una parabola dolcemente assurda.
Sul campo infiniti, dunque, fuori, adesso, si deciderà se la storia del club è finita o meno. Nelle prossime 24 ore la curatela dovrà elaborare la relazione sulla posizione di Mancini per completare quelle verifiche intraprese dal Tribunale. Dentro o fuori, senza se e senza ma, senza strade tortuose e alibi. Guardiamoci in faccia: Mancini è l'unico che si è presentato al bando e quindi, se non dovesse concretizzarsi il suo acquisto, è impossibile pensare ad altri salvatori della patria dell'ultima ora. Il tempo delle ipotesi e delle parole è scaduto, bisogna fare i conti con i fatti. Purtroppo per lui Mancini ha sbagliato alcune cose e non convito immediatamente neanche Tribunale e Federazione, ma potrebbe ancora rifarsi: rimane una domanda: ne ha la forza e capacità?
Nel mezzo c'è una squadra in piena lotta play off che con una partita in meno rispetto ad alcune avversarie, e che deve disputare tre gare in casa ed un derby. Una squadra che si è sentita urlare in faccia “fallita”, che non ha percepito tutti gli stipendi, e che per ultimo ha dovuto dimostrare di non distruggere spogliatoi. Almeno che possa di concludere il campionato e vivere i suoi play off. La speranza è che quantomeno questo possa accadere, poi per tutto il resto dipende dalla solidità e veridicità di Mancini. E oggi sapremo.