Top Player: il talismano Di Carmine
Il gol lo ha ritrovato dopo più di tre mesi di digiuno in campionato, anche se su rigore, togliendo castagne dal fuoco che con il passare dei minuti rischiavano davvero di bruciarsi, ad un Catania comunque spesso vicino alla porta messinese in quello spicchio di partita: Samuel Di Carmine, il penalty lo trasforma con la freddezza di chi partite da vita o morte in carriera ne ha giocate tante. E non era facile, contro un Fumagalli capace di difendere bene i pali a 42 anni suonati, bravo anche nell'innervosire gli attacchi che si trova contro. Chissà quanto è sembrata piccola la porta al numero 10 etneo, che poi ha messo la palla da un lato e il portiere all'opposto.
Eppure quei 7 metri abbondanti di specchio li aveva sentiti pochi minuti prima, quando ha fatto il suo solito movimento a tagliare sul primo palo per poi fintare con il corpo mentre controlla il pallone per concludere di sinistro, trovando proprio Fumagalli a chiudere. Uno come lui ha bisogno di vederla la porta, ha bisogno di tirare, considerando la sua alta media tra conclusioni e gol fatti. Eppure il suo lavoro non si limita a questo, lo dicono gli stessi numeri: su 16 volte che è partito titolare in campionato, 7 vittorie e solo 4 sconfitte, 3 delle quali nell'ultimo periodo di blackout totale per tutti. Solo un talismano? Non proprio, e la risposta la si trova anche nella partita di ieri contro i peloritani: mette in ansia tutta la retroguardia avversaria con i suoi movimenti orizzontali, perché sa leggere i difensori e si prende tante punizioni fondamentali. In parole povere, anche se gioca in coppia con Cianci, fa reparto da solo. Mentre l'ex Taranto spesso si va a mettere in linea con i centrocampisti, lui resta tra le linee avversarie quasi nascondendosi per poi sbucare quando serve.
Quella di ieri è la rete numero 8 in campionato, 10 considerando anche la coppa, di un Di Carmine che probabilmente senza problemi fisici avrebbe almeno evitato ai rossazzurri di dover calcolare quanti punti servano per la matematica salvezza, a due giornate dal termine.