Editoriale: Penalizzazione? No, esaltazione!
I ragazzi di Baldini vincono a Castellammare cancellando la penalizzazione appena ricevuta
Colpiteli, disorientateli, derideteli, abbandonateli, penalizzateli. Ai ragazzi di Baldini non frega niente perchè hanno stretto un patto tra di loro e con la città, e qualunque cosa accada onoreranno la maglia e l'impegno preso fino alla fine. Non conta l'anagrafe o l'esperienza maturata, il gruppo rossazzurro non ha età, non ha nazionalità nè provincialismi, il gruppo rossazzurro è spirito puro, è etica della professione e della parola, ma soprattutto incarna perfettamente l'unico modo di poter affrontare questa stagione: a testa alta e senza tirare mai indietro la gamba davanti alle avversità.
Nel giorno della penalizzazione, dopo l'asta deserta e la sconfitta col Picerno, e alla vigilia di uno stipendio non così scontato, Biondi e compagni sono stati autori di una partita monumentale, un po' come quelle di Bari e Torre del Greco. Stavolta per di più senza subire gol (evento che non succedeva da inizio dicembre, il derby col Palermo) e dimostrando una solidità mentale che fa a pugni con il contesto alienante. Simonetti, Greco e Cataldi sono il volto di un Catania giovane, operaio e spensierato, inconsapevole del proprio destino ma deciso a scrivere ancora qualche pagina. Albertini è il volto di chi si rialza dopo gli errori e le bastonate (critiche eccesive); Monteagudo di chi vuole crescere ma sa che ha poco tempo; Biondi di chi umilmente sta avendo ragione nell'aver ancora una volta scelto la strada più difficile, ma del cuore.
Troppo miele, no, non potrà essere mai troppo visto l'ultimo pizzico di orgoglio che questi giocatori stanno facendo vivere ad una piazza distrutta. Fuori succede l'imponderabile, in campo, a tratti, miracoli. Non va bene così, perchè l'extracampo non potrà mai essere digerito, ma i ragazzi di Baldini hanno messo sul vassoio un effetto placebo che allieva le sofferenze. Gli imprenditori rimarranno algidi? Ci sarà la possibilità di prorogare l'esercizio provvisorio? Le domande rimangono, così come rimane l'immagine di ragazzi coraggiosi e meritevoli di un enorme abbraccio da parte del Massimino.