Immediata esigenza di punti
Alla vigilia della quinta di campionato, la voce "punti" della classifica del Catania è ferma ancora ai tre risalenti alla seconda di campionato contro l'Andria. Un bottino esiguo, che non può far dormire sonni tranquilli agli addetti ai lavori, anche alla luce del fatto che, molto probabilmente, dei punti di penalizzazione verranno comminati in ragione del ritardo nell'adempimento degli emolumenti di giugno.
Sono diverse le difficoltà manifestate in queste prime uscite: rossazzurri apparsi troppo remissivi in alcuni frangenti, pagando un approccio timido che ha spesso consentito agli avversari di passare avanti costringendo i ragazzi di Baldini ad inseguire, per non parlare poi dei fatali cali di tensione arrivati negli ultimi scampoli di gara e che hanno consegnato sul piatto d'argento punti preziosi agli avversari. D'ora in avanti sarà indispensabile evitare avvii di gara come quello visto contro il Bari; serve un Catania più coraggioso, che aggredisca l'avversario fin da subito e sia in grado di mantenere un ritmo costante per tutto l'arco dei novanta minuti.
Certamente Baldini lavorerà, in queste settimane, sulla testa dei giocatori, con una particolare attenzione nei confronti del centrocampo, reparto dove Maldonado non sta riuscendo a dettare i tempi di gioco né a offrire verticalità alla manovra. Assimilabile a un cantiere aperto è anche il reparto difensivo: scarsa l'intesa dei due centrali, in affanno Pinto e Calapai, ma a rendere ancor più delicata la situazione, al netto di partenze illustri e nell'attesa del rientro di Claiton, la mancanza di valide alternative di esperienza e qualità che possano guidare il reparto.
La trasferta di Catanzaro di lunedì prossimo aprirà un ciclo di tre gare in sette giorni nelle quali il Catania dovrà necessariamente portare a casa dei punti: il Catania dovrà resettare, ma sono poche le certezze sulle quali programmare la "ripartenza": certamente la fantasia e la qualità degli esterni d'attacco, unitamente alla vivacità e la spensieratezza dei due giovanotti là davanti, dovranno rappresentare lo slancio che possa permettere alla squadra di sbloccarsi e di allontanarsi, fin quando si è in tempo, dalle pericolose sabbie mobili dei bassifondi della classifica.