Azionariato popolare, 'Equity Crowdfunding': Clivense, MyRoma, alcuni esempi in ottica futura
Quale forma prenderà il contributo dei tifosi per il futuro del Catania?
Da giorni a Catania tiene banco l'analisi di quella che potrà essere una via da includere nella nuova proprietà che rappresenterà la città etnea e cioè il contributo reale dei tifosi tramite l'azionariato popolare. Per adesso si sono palesati due filoni che hanno manifestato la voglia di smuovere le acque, due gruppi che, per detta dell'Avvocato Ingrassia ai nostri microfoni, potrebbero convergere, e prova ne è che sabato scorso si è tenuto un incontro al quale hanno partecipato rappresentanti dell'uno e dell'altro movimento.
Il concetto di contributo da parte del tifo da qualche hanno suscita reazioni controverse, con un'attrazione innata verso il poter essere parte integrante del progetto, ed una diffidenza sulla reale forma e sviluppo dello stesso. Il problema è causato dalla magmaticità dell'argomento che comprende forme similari, ma diverse, il che ha favorito iniziative controverse e non sempre ben eseguite.
Ad esempio la Clivense (la società nata dalle ceneri del Chievo) ed il Pordenone sono forme di ‘Equity-Crowdfunding’, con progetti entrambi partiti dalla terza categoria e che, almeno per i neroverdi, hanno portato già risultati importanti. Nella versione sposata dalla società di Pellissier la quota minima di partecipazione, che viene raccolta tramite una piattaforma on line, è di 250 euro con oggetto dell’acquisto che è una quota di azioni; sono state individuate poi diverse soglie di investimento in base al capitale versato da 10 mila euro a 100 mila. La campagna, iniziata il 27 aprile, per ora ha raggiunto la somma di 377 mila euro, grazie a 306 sottoscrizioni. Nel progetto dei veneti si parte dalla capacità di raccolta che può portare (obiettivo minimo 150 mila euro) ad una coabitazione con una società partner per mettere le mani sul titolo sportivo per riaffacciarsi in D; oppure, in caso di una quota raccolta di 500 mila euro tutto ciò verrebbe fatto in autonomia.
Altra formula di apporto dei tifosi è rappresentato dall'esempio romano con MyRoma. In questo caso i tifosi si costituiscono come soggetto diverso dalla società sportiva, detenendo, solo eventualmente, il controllo di una quota societaria. MyRoma è un soggetto giuridico formato unicamente da tifosi giallorossi che partecipa in maniera fattiva al capitale sociale del club. Queste, a titolo esemplificativo, le quote per diventarne socio: Socio Ordinario (€ 20); SOCIO MINORENNE (€ 10); Socio Speciale (€ 10); Socio Istituzionale (700€) per Società o Associazioni; Socio Onorario (persona fisica) 10.000€ una tantum: Socio Onorario (persona giuridica) 20.000€ una tantum
Insomma i tifosi possono dare un contributo importante, ma bisogna capire la formula e le dinamiche che dovranno poi sposarsi con le mire dell'imprenditore che si presenterà alla procedura comparativa.