Top Player: "Piccolo" il regalo che davvero serviva
Quante volte, durante le feste natalizie davanti al regalo della zia impacchettato male e probabilmente riciclato vi sarà capitato di esclamare con la faccia più finta che siete in grado di produrre: "fantastico, era proprio quello che mi serviva!". Ecco il Catania a Viterbo rischia di aver trovato sotto l'albero un regalone ben infiocchettato, non riciclato e soprattutto molto desiderato, di quelli che ti rendono felice senza bisogno di maschere ed ipocrisie. Un pacchetto "Piccolo" ma luccicante, uno di quei pensieri belli che sono proprio ciò che serviva per l'anno nuovo perchè entusiasmanti, preziosi e soprattutto utili. Basta giri di parole: Antonio Piccolo è la sorpresa più gradita trovata in quel di Viterbo, e dopo tanti mesi di snervante attesa e di preoccupazione per le condizioni fisiche adesso si può tirare un sospiro di sollievo.
Migliore in campo, il buon Antonio, che secondo il piano di recupero avrebbe dovuto giocare solo quarantacinque minuti, e che invece è stato protagonista fino al novantesimo, ed anzi è divenuto sempre più pericoloso proprio con il passare dei minuti. Ad impressionare nella prima gara in rossazzurro dell'ex Cremonese è stata non solo la tecnica, ma anche la personalità e soprattutto le giocate mai banali ma assolutamente non fumose, sempre utili e figlie di una visione e di una consapevolezza dei propri mezzi degne di un'altra categoria. Dal punto di vista tattico, il 14 rossazzurro ha impressionato in parte sulla trequarti dove è riuscito a ritagliarsi uno spazio interessante pur duettando in maniera diversa con Pecorino rispetto ai movimenti visti dalle coppie precedenti, ma è soprattutto sull'esterno dove ha messo in mostra tutto il suo potenziale e la sua pericolosità. Rientrare sul sinistro per lasciare spazio all'attacco del fondo da parte di Calapai è stato il marchio di fabbrica di tutto il secondo tempo, ma anche le accelerazioni palla al piede sono sembrate a tratti inarrestabili, per non parlare della facilità di calcio mostrata per adesso solamente a piccole dosi.
Mister Raffaele a fine partita ha elogiato l'imprevedibilità e la tenacia del suo giocatore, un'incoronazione non indifferente da parte di un allenatore che ad oggi ha dimostrato di non sbilanciarsi così facilmente. Adesso non resta che capire quali siano le reali condizioni fisiche del fantasista rossazzurro, ma la tenuta mostrata per tutti i novanta minuti fa ben sperare. Il Catania ha in mano il suo tesoro, l'anello di congiunzione fra la quantità e quel livello di tecnica, qualità e fantasia che era mancato fino ad oggi e che diventa fondamentale per vivere un girone di ritorno in crescendo, lasciando aperta la porta all'arrivo di altri possibili "Piccolo"...