Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Editoriale: Anno nuovo, vita vecchia

Scritto da Stefano Auteri  | 
Toscano-Jimene

E adesso chi glielo dice ad un qualunque tifoso rossazzurro che a gennaio il Catania è realisticamente fuori dalla corsa al primo posto? Chi glielo dice che per l’ennesima volta il Catania si è fatto beffare e che adesso bisognerà sperare in un mini torneo che inizierà fra quattro mesi? In un’altra piazza tutto ciò, per quanto incomprensibile, potrebbe essere accettato, a Catania è difficile digerire questa situazione deprimente. Del resto anno nuovo, vita vecchia, fatta di buoni inizi e scivoloni in corso d'opera. Come in tante, troppe circostanze, il Catania di Toscano aggredisce l'avversario, gioca bene, anche molto bene a tratti, ma torna a casa solamente con un carico di rammarico e frustrazione. A Benevento i rossazzurri hanno mostrato carattere, identità, pericolosità offensiva e buona tecnica, ma ciò che rimane nella mente sono i tre gol subiti, gli svarioni difensivi e i dodici punti di distacco rispetto alla capolista. Da un lato la sensazione di arrendevolezza che cerca di prendere il sopravvento davanti ad episodi che appaiono quasi ineluttabili, dall'altro la consapevolezza che il Catania ha giocato alla pari, se non meglio, del Benevento. E allora ok, addio campionato, ma potrebbe essere possibile costruire qualcosa in vista dei play off?                                        

E' ovvio, come detto, che dover comunicare alla piazza di non poter sperare nella promozione diretta genererà ripercussioni non indifferenti ma con cui dover fare i conti. Oggi il Catania può pensare di dover costruire una base per i play off, rivivendo in parte il discorso fatti lo scorso anno, ma le cinque sconfitte in campionato e le innumerevoli occasioni perse non possono che proiettare cuore e mente verso questo complicato percorso. Ecco per dare un senso alla stagione bisogna intanto avere ben presente questa consapevolezza. Ancora una volta le tanto menzionate consapevolezze con cui dover convivere. Del resto le stagioni vivono di sliding doors e se dopo il gol di Jimenez l‘annata rossazzurra sembrava poter essere nuovamente ambiziosa e risplendente; al novantesimo si deve digerire la sconfitta e proprio l’infortunio di Jimenez. Ennesimo di una stagione. La realtà dei fatti è che non bastano gli approcci aggressivi, i 70 minuti positivi e i gol di Inglese.

Semplicemente non bastano perché pesano di più gli errori difensivi, le defezioni per infortunio e i punti persi. Adesso c’è il mercato di mezzo, con Toscano che ha parlato di rinforzi in difesa ed eventualmente in avanti, da poter abbracciare il prima possibile. Accontentare il tecnico toccherà alla proprietà, e chissà se tutto ciò basterà per ammorbidire un Toscano che per la prima volta si è detto realmente arrabbiato per la sconfitta. Le valutazioni verranno fatte anche su chi dovrà partire, e chissà che la gara con il Benevento non possa lasciare strascichi rispetto a chi è subentrato nella ripresa senza mostrare il giusto spirito. Purtroppo la rassegnazione è di casa a Catania, ma qualcosa dovrà cambiare perche alcune sconfitte sono più inaccettabili di altre. Quella con il Benevento è una di queste, quelle casalinghe idem. Toscano deve cambiare marcia perché i problemi sono persistenti e sempre gli stessi, quindi il lavoro fatto fino ad oggi non ha portato quei miglioramenti che lo stesso tecnico si aspettava. Peccato, ancora un’altra sanguinosa volta

✍️ Stefano Auteri