Dal sessantesimo in poi Catania irresistibile. I numeri dei finali rossazzurri
Una delle tante frasi abusate nel mondo del calcio è “segnare gol a grappoli” un concetto spesso accostato a fasi offensive discrete in contesti oltremodo difensivistici, ma i veri grappoli sono in realtà quelli che sta offrendo il Catania di Ferraro. Le 56 reti siglate in 25 gare definiscono la media di oltre 2 gol a partita, ma ciò che impressiona è la distribuzione dei gol visto che i rossazzurri segnano con costanza in tutti le fasi della partita ma si esaltano nei finali. Se consideriamo, infatti, gli ultimi 30 minuti di gioco (dal sessantesimo al novantesimo) le reti messe a segno sono ben 24, un parziale esorbitante generato probabilmente sia dalla scioltezza con cui Russotto e compagni gestiscono i finali (spesso già in vantaggio), sia dall'abbandonarsi al proprio destino delle squadre avversarie.
Tanti i giocatori andati a segno nell'ultima mezzora, ben 10, con reti distribuite soprattutto fra gli attaccanti ad eccezione dell'attaccante ad honorem Rapisarda. Il bomber dei finali è ovviamente Jefferson che ha realizzato tutte le sue 7 reti dal sessantesimo in poi, anche se la sua prolificità si è arrestata alla gara con il Canicattì. Subito dietro con 3 reti la coppia Russotto-Palermo che guarda caso sono i classici primi due cambi effettuati da Ferraro nella maggior parte delle partite quando entrambi sono stati a disposizione. Più indietro De Luca e Giovinco con 2 reti, anche se, considerando la proporzione con i minuti giocati, i gol dell'ex Taranto hanno una valenza statistica enorme. Insomma il Catania segna tanto sempre, ma i finali sono devastanti, così come del resto anche dal trentesimo al quarantacinquesimo quando gli etnei hanno messo a referto ben 9 reti. Bene così, dunque, con i gol dalla panchina e con la rosa lunga, del resto i tanti, tantissimi attaccanti servono soprattutto a questo.