Chiarella a Catanista: "sto benissimo, vi spiego il mio percorso. Sulla collocazione in campo..."
Ai microfoni di Catanista è intervenuto Marco Chiarella per parlare del momento vissuto a livello personale in un inizio di campionato difficile:
“Rimanere fuori tutta questa prima parte di campionato non è stato semplice. Lo scorso anno ho avuto un brutto infortunio e mi trascinavo dietro un disequilibrio nel carico che poteva procurarmi altri problemi. Per questo abbiamo deciso tutti insieme di dare vita a quel percorso per equilibrare il tutto, ma non è stato facile per me, inizialmente ho storto il muso poi ho capito che era per il mio bene e mi sono messo di impegno. Io ora sono prontissimo, ho assolutamente i novanta minuti sulle gambe anche perchè mi sono allenato in pratica più degli altri”
“Tatticamente mi piace giocare a destra, ma potrei farlo anche a sinistra, in un modo diverso ovviamente. Trequartista centrale? Potrei farlo, ma è normale che un giocatore abbia dei punti di riferimento come la linea di fondo e si trovi più a proprio agio. L concorrenza con Chiricò? Io e Mino siamo due giocatori diversi, opposti come caratteristiche. Mister Tabbiani prediligeva più un giocatore con le sue attitudini, penso che possiamo essere entrambi utili in base magari ai momenti della stagione o delle singole partite. Anche per lui vale il discorso della linea di fondo, penso si trovi meglio da esterno che in una posizione centrale”
“Dopo la gara di domenica scorsa abbiamo lavorato molto sull'occupazione dell'area di rigore. I cross devono essere sfruttati meglio e dobbiamo chiudere l'azione con l'esterno opposto. Ci lavoriamo e stiamo perfezionando i dettagli. Col Messina sarà una partita tosta, loro vorranno subito impattarla bene ma noi dovremo farci trovare pronti. Attendo ovviamente la partita col Pescara, sono nato e cresciuto lì, onestamente speravo che passasse il turno contro il Latina. Noi però dobbiamo pensare partita per partita e ottenere il massimo da ogni singola gara. Questa estate non ho mai avuto dubbi, è stata una trattativa lunga perchè c'erano degli accordi di cui discutere, ma avevo già detto al mio procuratore che volevo rimanere a Catania"