De Luca e Chiarella, il Catania mette le ali
I moduli sono semplici paradigmi a cui ci si affida per dare un aspetto concreto a chi scende in campo. Ma i paradigmi nel calcio vanno saputi interpretare: ne è prova il Catania di Giovanni Ferraro, che il 4-3-3 l'ha interpretato in un modo nel 2022, e in un altro nel nuovo anno.
I motivi? Il fisico, la testa, la concentrazione, certo. Ma anche l'interpretazione accennata fa il suo: prendete De Luca e Chiarella, gli esterni alti protagonisti delle ultime partite. Sono l'espressione di un Catania che ha come preso una bevanda energetica mettendo le ali.
L'ex Atalanta non sembrava proprio avere nelle sue corde il ruolo sulla fascia sinistra, ma si è saputo arrangiare, interiorizzando e applicando alla perfezione i movimenti in campo. Risultato? 4 reti nelle ultime 6 partite, l'essere diventato finalmente decisivo
Marco Chiarella invece si è semplicemente ripreso parte della fascia destra e vive il momento che oggi lo designa come l'ala del prossimo futuro rossazzurro. Le sue sono armi pregiate, sempre più rare: dribbling nell'uno contro uno, cross per i compagni, senso della posizione e del sacrificio.
Domani serviranno, in una ennesima prova non tanto di forza quanto di mentalità che attende i rossazzurri, contro un Paternò bisognoso di punti anche al Massimino e probabilmente chiuso nella sua area di rigore. Simboli in campo e di una metamorfosi compiuta dai rossazzurri sempre martellanti ma adesso giunti all'apice più alto della stagione, guarda caso, ma non è un caso, quando la promozione è questione di giorni.