Il Catania versione hotel: 60 giocatori diversi in una stagione e mezza, ora il nuovo mercato...
Se a Catania serve una bravura supplementare nello scegliere giocatori e personalità in grado di reggere il desiderio ambizioso di 27.000 abbonati in due anni di Serie C, ci vuole una certa oculatezza per cambiarne una quantità così alta in una stagione e mezza, senza trovare almeno una base di gruppo solido. Parliamo di 60 giocatori diversi passati dal rossazzurro in sole tre sessioni di mercato: da quella estiva targata 23/24 (contando le conferme dai dilettanti), a quella invernale della stessa, fino alla corrente. Lo scorso anno 16 giocatori da integrare a quelli dell'anno precedente in D, poi la rivoluzione di Lucarelli con altri 15 elementi messi a contratto tra ottobre e febbraio: un totale di 31 operazioni in entrata in una sola stagione, senza trovare continuità.
Arriva Faggiano, che si trova davanti una situazione non semplice, cambiando tutto ma con quasi solo prestiti in uscita e con 6 giocatori rimasti sul groppone. Per la verità, una vera risposta sull'esclusione di alcuni e su altre operazioni, non è ancora arrivata; e dire che si tratta di semplice calcio, con 17 milioni di spese, non può essere bastevole. Ne arrivano altri 19 a contratto, restano solo Sturaro, Bethers, Castellini e Quaini. Dunque in 10 via in prestito, che torneranno la prossima estate o addirittura in questa sessione come Tello e Costantino, più 6 rimasti out dai 23 arruolabili. E adesso? Siamo a metà gennaio e Toscano senza far nomi dà tante responsabilità ai suoi giocatori, chiedendo interventi alla dirigenza ma parlando di mercato bloccato, sì, ma dagli esuberi nella lista dei 23 e non dei 5 fuori rosa. 60 operazioni evidentemente non sono bastate, e sicuramente sono destinate a diventare ancora di più: che il problema sia nell'organizzazione di chi li gestisce e non nella loro personalità o staff tecnico? Domanda ormai retorica, mentre un'altra annata grigia, molto tendente allo scuro, si vede all'orizzonte quando siamo giunti appena alla 21^ giornata di campionato, a cui stavolta non si affianca nessuna Coppa. La proprietà deve lanciare un messaggio forte, agendo però con i fatti che per adesso stanno a zero per quanto riguarda le strutture e le risposte agli interrogativi ridondanti, prendendo posizione nei confronti di una dirigenza che fino a questo momento ha lasciato tanti soldi per strada senza ottenere nulla.