Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Raffaele Vs Marchionni: densità offensiva contro ripartenze

Giuseppe Raffaele contro Marco Marchionni sarà la sfida nella sfida che andrà in scena domenica prossima ala Massimino, due fra i tecnici più brillanti di questo campionato ed alla guida di due squadre che, in parte sorprendentemente, occupano i piani alti della classifica. Se per il Catania, infatti, l'obiettivo è sempre stato quello dei play off (ma in pochi avrebbero pensato al terzo posto), in casa Foggia i piani erano sicuramente diversi, soprattutto dopo le difficoltà di inizio anno col balletto in panchina fra Capuano e Maiuri, e poi la scelta a ridosso dell'inizio del campionato ricaduta appunto sull'ex centrocampista del Parma. Un confronto dunque non fra gli organici col maggior tasso tecnico del girone, ma sicuramente saranno le squadre che, nonostante le difficoltà, hanno creato gruppo come nessun altra (Ternana a parte) e hanno intrapreso quel percorso che era nella mente dei loro tecnici. Tatticamente dovrebbe essere uno scontro basato sulla difesa a tre, punto di riferimento del tecnico dei pugliesi, che non l'ha mai abbandonata nel corso della stagione, e perno su cui Raffaele ha impostato, quando possibile, il suo undici. Partiamo dalla difesa perchè molto probabilmente sarà la fase di non possesso ad essere privilegiata dagli ospiti, con il Catania che cercherà di mostrare, invece, lo stesso atteggiamento visto a Caserta, con grande densità offensiva ed una spinta costante degli esterni bassi. Resta da capire se di fronte al 5-3-2 del Foggia, i rossazzurri, orfani ancora una volta di Pinto, agiranno nuovamente con il 4-4-2, o sfrutteranno il neo acquisto Sales per avanzare  Zanchi e tornare al 3-4-3. Numeri e strategie che, per quanto importanti, diventano secondarie rispetto al modo in cui si vuole interpretare la partita. Coltello fra i denti e grande attenzione alla fase difensiva per poi ripartire in velocità appoggiandosi sulla tecnica di Curcio, per i rossoneri; possesso palla con grande spinta sugli esterni e densità offensiva per il Catania. Sarà questo con ogni probabilità il leitmotiv del match, in una gara che si deciderà sulle corsie, e soprattutto sull'out di destra dei padroni di casa dove la catena Piccolo-Calapai dovrà vedersela con Germino e Di Jenno, con l'ipotesi di una gabbia sull'ex Cremonese grazie al supporto in pressione anche di Salvi. Il Catania dovrà dunque sfruttare tutte le frecce a disposizione, compreso Emanuele Pecorino che dopo il problema al gluteo, sembra essere tornato a disposizione e potrebbe rappresentare quell'attaccante bravo anche a puntare la profondità oltre che legare il gioco con la squadra. Corsa, convinzione e soprattutto massima attenzione. La squadra che riuscirà a incarnare meglio questi attributi sarà quella che alla fine potrà sorridere.