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Luperini, batti un colpo: servono le sue caratteristiche al servizio del Catania

Scritto da Marco Massimino Cocuzza  | 

Capitano spesso in stagione momenti inspiegabilmente negativi, al livello collettivo, ma anche individuale, che poi sommato alle altre prestazioni in bianco e nero costituiscono il rendimento di una stessa squadra. Sarà un caso, però le difficoltà di un Catania mai forse perfetto ma inizialmente adagiato su solide certezze, sia cominciato con la spia dell'olio accesa di Gregorio Luperini: il giocatore da almeno un mese e mezzo soffre problemini fisici e soprattutto di rendimento, non riuscendo più a fare ciò che Toscano gli chiedeva inizialmente. Ma in realtà anche cose più semplici. Finora ha accumulato 13 presenze in campionato e nessun bonus, ma i più attenti si saranno accorti di quanto fosse importante nelle prime giornate da trequartista di un attacco leggero ma efficace, soprattutto nella importante fase di non possesso, poi un calo in termini di utilità e l'infortunio: da Foggia in poi soltanto tre presenze da titolare e nessuna vittoria con lui in campo.

Almeno in percentuale, la sua assenza di incisività e fisica in mezzo al campo ha sicuramente influito nell'economia di un reparto troppo spesso senza padroni nei momenti clou. Anche da subentrato, l'ex Ternana tanta fatica come ad Avellino: tanto che contro la Cavese il tecnico ha preferito non utilizzarlo. Sì il recupero di pedine come Sturaro e Di Tacchio, ma il centrocampo che il Catania aveva in mente ad inizio settembre passa anche dal suo recupero mentale ed atletico, da attuare già nelle ultime tre partite del 2024: vale per Luperini, vale per tutta la squadra. Anche perché poi, sarà mercato.