La prestazione di Jiménez in numeri: precisione e qualità, ma può crescere ancora
Nella combattuta sconfitta del Catania a Benevento ci sono aspetti relativi ad un centrocampo che finché ha retto, ha gestito i ritmi della partita senza patemi. Anzi, con numeri positivi. La formula proposta da Domenico Toscano con una mediana a due, formata da De Rose e Jimenez ha espresso la chimica sperata: soprattutto il secondo, ha illuminato lo stadio Vigorito con palleggio e due giocate di primo livello. Un assist perfetto sulla testa di Inglese, dopo una mini serpentina sul limite esterno dell'area avversaria, poi un gol al rientro degli spogliatoi che rientra tra i più belli della giornata; a giro, da 28 metri, e cogliendo il portiere in castagna dopo il rientro dagli spogliatoi.
Per lui il bilancio in 15 partite giocate dice 2 gol e 5 assist, quasi un bonus ogni due partite “fantacalcisticamente” parlando, ma analizziamo i numeri della sua gara: 18 palloni toccati in 72 minuti e 16 passaggi corretti, quasi l'89% di appoggi indovinati. Numeri da giocatore capace di tenere qualitativamente la mediana, se responsabilizzato e convinto dei suoi mezzi può aggiungere una certa continuità alle sue prestazioni, anche quando per forza di cose il suo tecnico lo riporterà sulla linea dei trequartisti. E ancora: 3 verticalizzazioni per i compagni, perché la testa sa stare alta e non guarda troppo il pallone. Non può essere soltanto una coincidenza che i rossazzurri hanno cominciato solo a subire quando l'infortunio, per fortuna di lieve entità, lo ha costretto all'uscita dal campo. Con De Rose o Di Tacchio quando sarà in condizioni migliori accanto, l'ex Salernitana può esprimersi con più libertà e meno pressione avversaria, ma dovrà adattarsi anche alla trequarti in condivisione con Stoppa. Il lavoro di Toscano su di lui, e la conseguente presa di coscienza di Jimenez stesso, dovrà garantire uno step decisivo in avanti nella seconda parte di campionato.