A centrocampo diverse valutazioni: resta solo chi può garantire intensità
In attesa dell'annuncio del nuovo tecnico, che sarà Toscano, si può già cominciare ad avere almeno mentalmente un quadro del centrocampo tipo nel prossimo Catania: anche senza considerare eccessivamente il modulo di riferimento. I nomi che faremo non sono da considerare per forza titolari, anzi, ma riflettono le caratteristiche ricercate da chi sa come vincere un campionato.
Si può puntare su uno come Roberto Zammarini, utile per corsa e dedizione, se vogliamo anche intelligenza tattica quando messo nelle condizioni di muoversi con libertà da mezzala di assalto: perché se in giornata è complesso da marcare per gli avversari, anche in grado di segnare molti più gol rispetto alla sua prima stagione in rossazzurro. Ha una sua grande utilità in un 3-5-2, forse un po' meno in un 3-4-2-1, ma rappresenta una bella alternativa pure subentrando dalla panchina.
C'è anche Welbeck da considerare, ha limiti tecnici ma mai gli si può rimproverare mancanza di generosità in mezzo al campo, ed attorniato da centrocampisti di tecnica è un giocatore da non buttare. Fisico, presenza e corsa, dice la sua quando si parla di palloni da recuperare. E' una mezzala di interdizione che anche solo in una “copia” può essere una valida carta da giocare in un mazzo completo di suo.
Infine da valutare anche Peralta: più bassi che alti da gennaio a fine maggio, vero, ma probabilmente è meno valutabile rispetto agli altri per la sfortuna avuta negli infortuni. Oltretutto fermato dal problema più grosso proprio quando sembrava aver trovato una sua dimensione da centrocampista offensivo nel 3-5-2 visto negli ultimi tempi. Un mancino duttile, che sa come correre e stare tra le linee, potrebbe ancora avere qualcosa da dire in rossazzurro, con qualcuno che sappia utilizzarlo al massimo.
Il minimo comune denominatore, si intuisce, è la corsa, l'intensità e la presenza in campo: il prossimo centrocampo etneo dovrà contare su tanti elementi dal passo importante e deciso..