Catania in difficoltà, adesso tocca a Daniele Faggiano
Il Catania è in difficoltà. E se si riavvolge il nastro ad esattamente un anno fa, lo è allo stesso modo: con infortuni con cui fare i conti, con difficoltà a trovare gol soprattutto in casa. La squadra è viva, ma soffre una situazione che le prime giornate paradossalmente la squadra era riuscita a superare con l'agonismo, e perché aveva ancora un centrocampo.
C'è, però una grande differenza. Rispetto a 365 giorni fa il Catania ha un direttore sportivo che nonostante i problemi personali c'è e si fa sentire: qualcuno capace di farsi sentire dai giocatori da lui stesso presi con sforzi al cospetto di circostanze cambiate in corso d'opera. Daniele Faggiano si siede davanti ai microfoni dopo l'ennesimo pareggio da occasione buttata e parla ai microfoni, dando un messaggio chiaro. Adesso tocca a lui, prendere di petto una prima metà di stagione ancora raddrizzabile perlomeno per delineare positivamente un campionato che stasera potrebbe dire -8 dalla capolista. Ma Toscano ha pure ragione quando dice di non poter guardare le altre: e allora la squadra guardi ai suoi due pilastri, allenatore e direttore sportivo, gli unici che al momento possono aiutarli a ritrascinare il pubblico prima e la proprietà subito dopo. Faggiano sa come fare quadrato, adesso stimoli a dare qual qualcosa in più che bisogna offrire viste le assenze e la difficoltà intravista anche nelle cose più semplici. Novembre è iniziato, Crotone, Trapani ed Avellino sono alle porte, anzi alle sliding doors, il Catania aprirà quella giusta?