Fabio Pagliara a Catanista: "Tacopina soluzione necessaria"
Fabio Pagliara, intervenuto nel corso della puntata Catanista News ai microfoni di Radio Fantastica, ha parlato anche di Tacopina.
"Con Tacopina ci siamo scambiati dei messaggi, l'ultimo dopo il suo ultimo incontro fatto a Catania e mi ha mandato un bel messaggio dopo aver letto un mio articolo su Il Foglio relativo al Calcio Catania. Degli scambi ci sono stati, sempre molto cordiali, mai nessuna offerta, mi ha sempre dimostrato una buona stima ed è una persona che ama il Catania e ama Catania. Non ho un rapporto diretto, mai ovviamente fatto nessun tipo di proposta né altro. Con il gruppo Tacopina ha sempre trattato quello che credo sia il vero artefice, insieme ai soci che hanno messo tante risorse, Nicolosi Le Mura in testa e Giovanni Ferraù, cioè l'avvocato Augello che credo sia la persona che più di ogni altro sia riuscito a costruire questo"
Tacopina è una necessità in un momento così particolare dettato dal Covid e con scadenze imminenti? "Detto in maniera secca assolutamente si, credo sia impensabile in questo momento trattare troppo. Io credo che sia una necessità non perchè non c'è sufficiente passione o capacità di fare sforzi, che sino ad ora con grande generosità hanno fatto sempre i soci Sigi, ma perché per avere un progetto più a lungo termine e, dovendo occuparmi sui Dpcm personalmente, è evidente che purtroppo ci troviamo in una situazione in cui non è pensabile per quest'anno ipotizzare una realtà diversa. Quindi la parte economica, la sopravvivenza e la programmazione nasce sicuramente da operazioni diverse, ritengo quindi Tacopina una soluzione assolutamente necessaria in questo momento, certamente con una presenza catanese, se possibile con la presenza di alcuni soci Sigi, questo sicuramente lo decideranno nel modo migliore gli imprenditori. Però credo che non sia onestamente differibile il fatto che Tacopina entri in una società come Catania perché ne abbiamo bisogno"
Se dovesse chiamarla Tacopina, la porta per il Catania è sempre aperta? "Lo dico come ho sempre detto, senza fare il presuntuoso. E' chiaro che la mia porta è più che aperta, come lo è sempre stata e come lo è in questo momento, o come in altre occasioni Maurizio o Giovanni mi hanno chiamato per qualche piccola cosa che potevo fare. Ovviamente si. Tra l'altro il mio futuro, prenderà magari delle strade diverse , con opportunità professionali che voglio cogliere, ma da questo punto di vista non c'è mai stato e non ci sarebbe ora nessun tipo di incompatibilità o di problema di tempo, nessun problema da questo punto di vista"