Toscano: camaleontico per necessità e virtù
Il Catania visto contro il Trapani ha destato un'ottima impressione grazie sicuramente agli interpreti scesi in campo, ma altrettanto certamente per merito delle scelte coraggiose di Mimmo Toscano. Proprio le decisioni del tecnico calabrese sono generatrici di curiosità visto che di domenica in domenica ha riservato sorprese più o meno inattese, dettate dalle circostanze e dagli infortuni che hanno contraddistinto l'inizio di stagione. Analizzando le formazioni mandate in campo in queste prime quindici giornate, in una sola occasione il tecnico ha potuto-voluto schierare lo stesso undici ed è avvenuto a cavallo fra la vittoria al Massimino contro il Benevento e la trasferta trionfante sul campo della Juventus Next Gen. Poi costanti variazioni causate dalle perdite in successione di Di Tacchio, Sturaro e De Rose, oltre che dalle condizioni fisiche non omogenee del reparto avanzato.
Tatticamente il Catania è sceso in campo dal primo minuto per 7 volte con il 3-4-2-1 e altrettante con il 3-5-2 divenuto utile soprattutto dopo la perdita di alcune pedine in mezzo al campo. Il 3-4-1-2 più puro è stato utilizzato per la prima volta dal fischio di inizio proprio contro il Trapani e adesso c'è la curiosità di capire se il maggiore spazio di azione ed interpretazione per l'unico uomo scelto sulla trequarti potrà diventare un punto di forza anche in futuro. Di certo i cambiamenti maggiori comunque si sono visti in attacco dove la ricerca di minutaggio per far arrivare tutti alla stessa condizione fisica ha comportato variazioni costanti.
In avanti il Catania è sceso in campo in svariate forme che riassumiamo per rendere bene il concetto. Per 4 volte ad aver ricoperto il ruolo di unica punta è stato Inglese, 2 volte lo ha fatto Lunetta, mentre 1 volta a turno è capitato a Popovic, D'Andrea e Montalto. Il valzer delle punte si è visto anche negli accoppiamenti in tandem. Il duo pesante formato da Montalto e Inglese è stato utilizzato 2 volte, così come in 2 circostanze si è vista la coppia formata da Montalto e Stoppa. Tra le prove di Toscano ci sono stati per una volta a testa anche gli abbinamenti anche Inglese e D'Andrea e Inglese con Stoppa. Insomma tantissimi cambi, come detto, spesso necessari e doverosi, ma a volte anche dettati dalla voglia di impensierire con caratteristiche diverse l'avversario di turno. Adesso sembra che gli attaccanti siano arrivati ad una condizione omogenea ed è possibile pensare a maggiori riconferme. Di certo il Catania ha lavorato sul concetto di ‘farsi trovare pronti’ per ogni evenienza, con il tecnico che potrà sfruttare questo lavoro per modellare la squadra in base alle circostanze e alle risposte provenienti dagli allenamenti, già a partire dalla sfida del Partenio dove la tattica dovrà andare a braccetto con la personalità.