Editoriale: "Niente fumo, tanto arrosto"
Il Catania vince con pragmatismo ad Avellino. Adesso tocca all'extracampo
Tanto arrosto e nessuna produzione di fumo nella scampagnata irpina che ha sfamato completamente i tifosi rossazzurri, lasciando un piacevole sapore di salvezza con un retrogusto di playoff. La vittoria del Catania ad Avellino non è stata la “solita” vittoria esterna dei rossazzurri targati Baldini, meno garibaldini di Torre del Greco, meno audaci di Castellammare, meno pressanti di Bari (un pari che somigliava ad un successo), ma è stata una vittoria comunque memorabile perchè arrivata contro i rivali storici dell'Avellino, conquistata contro la terza forza del campionato e difesa con ardore in inferiorità numerica.
Un tiro in porta ed un gol non deve produrre vergogna nel raccontare una partita che scaccia completamente l'umiliazione di Foggia e che dimostra ancora una volta che i giocatori del Catania fanno, eccome, il loro dovere e che ogni tanto è bello anche vincere soffrendo. 43 punti in classifica e piena corsa play off con un calendario che propone sfide contro Taranto, Potenza, Latina e i due derby. Cinque partite da vivere con la serenità della classifica, per ragazzi che potrebbero trovare un ulteriore impulso positivo dalla serenità proveniente dall'extracampo. Contro il Foggia, Baldini si è assunto la responsabilità per non essere stato in grado di isolare la squadra da altre vicende, beh adesso, se Mancini manterrà le promesse, la squadra dovrà immergersi nell'extracampo per sfruttarne i benefici.
Ecco perchè ora il discorso sul fumo e l'arrosto passa proprio sul versante societario. Dopo le parole e il primo passo fatto con la presentazione dell'offerta serve la sostanza, il pragmatismo, un bell'arrosto succulento che sazi la voglia di serenità, futuro, solidità, forza che da anni tormenta i tifosi e da mesi preoccupa i giocatori. Niente fumo, ma solo concretezza, a partire dal rogito di venerdì, per poi proseguire con gli adempimenti necessari per proseguire l'esercizio provvisorio, le svariate fideiussioni e il pagamento dei debiti sportivi per “riavere” il titolo. Tutto ciò sarebbe il giusto premio per dei giocatori che hanno fatto la loro parte, e anche di più, lavandosi con acqua gelata e trovandosi senza stipendi e prospettive. Ognuno faccia la propria parte, onorando impegni con professionalità e rispetto, perchè ancora questa stagione può dire qualcosa di molto importante.