Pellegrino a Catanista: "E' il derby per eccellenza. Non siamo al massimo. Obiettivo? Playoff, ma..."
Intervenuto nel corso della puntata odierna di Catanista il Talk, il direttore dell'area sportiva del Catania, Maurizio Pellegrino, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni.
SULLA PENALIZZAZIONE - "Siamo soddisfatti perché è stato fatto secondo me un ottimo lavoro dai legali e da Giorgio Borbone che si è impegnato tantissimo in questo senso: i due punti non ci danno una soddisfazione massima, ma bisogna essere contenti e accettare, nel giusto, tutto quello che ci viene restituito."
VERSO IL DERBY - "La buona notizia la accogliamo sempre con piacere, ma eravamo anche metalizzati ad altro. Al di là dei due punti che sono importanti bisogna pensare alla partita e a come affrontarla, e questo è il primo pensiero. Il derby è sempre emozionante, particolare: è una partita sentita da tutti e rappresenta le due maggiori società siciliane, due grandi tradizioni e tifoseria. E' il derby per eccellenza: si sente in maniera particolare, inutile nasconderlo e dobbiamo prepararlo al meglio. Non siamo proprio al massimo soprattutto per qualche elemento: contiamo tra oggi e domani di avere un quadro più completo riguardo qualche recupero in più, ma indipendentemente da questo comunque deve essere una squadra pronta dal punto di vista mentale, fisico e tattico ad affrontare una partita che richiede una determinata concentrazione. La situazione? Essendo degli infortuni muscolari sapete benissimo che ci possono essere dei miglioramenti notevoli in poche ore: l'assenza di Piccolo è scontata anche dal punto di vista precauzionale. In questo campionato anomalo bisogna guardare in prospettiva e proprio perché questi infortuni muscolari sono antipatici dobbiamo stare attenti a far giocare un giocatore che magari gioca lunedì, ma che rischi di perdere per le prossime partite. Sono convinto che sarà una partita molto attenta da un punto di vista tattico: chiaramente quando non hai o non senti di avere la squadra al massimo fisicamente in questo momento del campionato puoi sopperire ricorrendo ad un'altra organizzazione, quindi potrebbe venir fuori una partita maggiormente equilibrata, anche se essendo un derby non escludo che la voglia di vincere, di fare meglio e di dimostrare qualcosa in più non possano alterare gli equilibri. Stimolare i giocatori in prospettiva di questa gara credo sia inutile: capiscono l'importanza da soli, anche di fare qualcosa in più proprio perché il campionato lo richiede."
OBIETTIVI STAGIONALI - "L'obiettivo è quello di portare avanti un campionato con grande impegno cercando di farlo diventare più importante possibile: è chiaro che l'obiettivo Playoff è quanto ci siamo posti. Abbiamo la consapevolezza che possiamo in qualche maniera raggiungerlo, ma è chiaro che dobbiamo rendere pià importante possibile la posizione in classifica e il cammino nel nostro campionato. Ho chiesto questo all'allenatore, alla squadra e alla società: deve essere un obiettivo rivolto ad una ripartenza che possa ridare credibilità al Catania, innanzitutto."
IL CLIMA - "Gli striscioni? Sono dettati da quello che ha sempre contraddistinto la nostra piazza, da tifosi sempre attaccati alla maglia con grande trasporto. In un modo o nell'altro, visto che purtroppo non c'è vicinanza fisica, ci dimostrano l'affetto in questa maniera. Se sarà il derby dei catanesi Biondi e Pecorino? Tutti devono sentire l'importanza di questa partita indipendentemente dall'essere catanesi o no, perché quando si indossa questa maglia bisogna rappresentarla sentendola attaccata addosso."
TRA COVID E CAMPIONATO - "Incognita prosieguo del campionato? E' tutto un problema, ma parlo a livello generale. Effettivamente stiamo lottando ogni giorno, cercando di sopperire a tanti, tantissimi problemi: inutile ricordare la mancanza di abbonamenti e dei tifosi allo stadio, il centro sportivo chiuso, la necessità di fare sempre i tamponi, le partite ravvicinate. E' veramente un campionato molto difficile nella gestione e dal punto di vista mentale: le condizioni non sono condizioni normali, ma bisogna andare avanti e farlo con lucidità. Devo dire che c'è una condizione molto difficile."