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Top Player, Matteo Stoppa: segni particolari, trequartista

Scritto da Marco Massimino Cocuzza  | 

Sta diventando quello che aveva tentato di essere nelle prime partite, la scheggia frizzante e imprevedibile a cui aggrapparsi nei momenti difficili: non da leader di carisma da tecnico. Uno Stoppa come quello visto nelle ultime due partite non si era mai visto, sempre nel vivo del gioco ma soprattutto libero di fare quello che vuole: c'è una spiegazione soprattutto tattica alla crescita del ragazzo, ovvero la consegna delle chiavi di tutta la trequarti offensiva. Da solo e con due punte davanti ieri l'ex Samp ha toccato 18 palloni senza mai dare punti di riferimento agli avversari, tirando 3 volte verso la porta e trovandola in 2 occasioni.

Anche in questo caso il gol influisce poco sull'analisi della gara personale di Stoppa. Più importante sottolineare i 3 passaggi chiave tentati per i compagni, i dribbling realizzati e il fallo causato all'Avellino. È vero anche che ha goduto di un Jiménez in crescita e dopo un primo tempo così così ha preso le redini del centrocampo con giocate perfette in verticale proprio verso il numero 21. L'intelligenza ha sempre fatto capire di averla, e senza compagni accanto la sfrutta di più anche attaccando la porta. Ieri, l'ha fatto 4 volte con e senza palla. Toscano, nelle difficoltà enormi del momento, sta riuscendo comunque ad ottenere nuove consapevolezze: Stoppa verrà ancora utilizzato da unico funambolo, anche nelle prossime partite? Un dubbio che si spera possa avere il tecnico, recuperando qualcuno.