Raffaele Vs Guidi: percorsi diversi, stessa voglia di imporsi col tridente
Sfida inedita e sicuramente stuzzicante, quella che domenica al Pinto di Caserta vedrà di fronte un tecnico navigato con esperienza nelle serie minori ed in C, come Giuseppe Raffaele, ed un allenatore come Federico Guidi che ha scritto pagine importanti a livello giovanile, ma che sta incontrando qualche difficoltà con la sua Casertana. Due percorsi diversi, così come l'approccio alla Serie C, visto che Raffaele da sempre ha mostrato un'attenzione soprattutto all'atteggiamento e alla determinazione, mentre Guidi ha manifestato più interesse per il profilo tattico e la ricerca dei meccanismi perfetti nel suo 4-3-3. Una ricerca molto complessa in questa stagione fatta di infortuni, assenze forzate e partite ravvicinate, e che ha portato i falchetti a conquistare appena 12 punti in 14 gare, rimanendo inguaiati in piena zono play out.
Questo è il recente passato, il futuro, invece, parla di una sfida fra due idee di gioco diverse che in comune potrebbero avere solo il tridente offensivo. Al 4-3-3 di Guidi, Raffaele potrebbe rispondere con il solito 3-4-3, anche se potrebbe prendere piede un pensiero riguardante il centrocampo. Lo schieramento offensivo dei padroni di casa, infatti, prevede un possibile cambiamento verso il 4-3-1-2 o l'albero di Natale con due uomini dietro l'unico centravanti, in quel caso la mediana etnea potrebbe rischiare di andare in grande difficoltà centralmente vista la netta inferiorità numerica ma poter sfruttare lo spazio presente sulle corsie. Rinforzare il centrocampo (e dunque puntare sul 3-5-2) oppure fare la partita sfruttando l'uscita dalla difesa e lo sfogo sugli esterni? E' questo probabilmente il dubbio nella mente di Raffaele che dovrà considerare anche le condizioni degli uomini in ripresa dopo gli infortuni.
Un Catania tutto corsie potrebbe essere la soluzione offensiva, con gli occhi puntati soprattutto sulla corsia Piccolo-Calapai, per sfruttare la fisicità dentro l'area di rigore di Sarao contro una Casertana duttile e pronta ad allargare o accentrare all'occorrenza i suoi trequartisti. Potrebbe essere questo il canovaccio del match, anche se il reale ago della bilancia dovrebbe arrivare dall'attitudine. Il Catania, più della Casertana, ha mostrato una tendenza a sapere e volere lottare su ogni pallone, accettando i duelli e crescendo sotto il profilo della convinzione. Dall'altro lato ci sarà una squadra vogliosa di rifarsi dopo i problemi legati al Covid e un girone d'andata altalenante, forte anche dei neo innesti Del Grosso e Turchetta. Tanti spunti, e anche punti interrogativi, in un match aperto che potrebbe anche essere deciso dalle mosse a gara in corso.