Autostrada Messina-Catania, è passato un girone
Da Messina-Catania a Catania-Messina, è passato esattamente un girone, e certamente di cose ne sono successe; 19 giornate da quando sono iniziati i problemi di una gestione Lucarelli apparentemente cominciata con il botto. Sembra una vita fa: un altro tecnico in panchina, una squadra diversa per più della metà degli effettivi. Il Catania di allora aveva in classifica 22 punti, proveniva dal pareggio interno contro la Virtus Francavilla, e la dirigenza meditava già insieme all'allenatore un mercato rivoluzionario che avrebbe con il senno di poi abbassato ulteriormente la media punti della squadra.
A Messina andò in scena il continuo di Sliding Doors, solo che gli etnei imboccarono la porta dell'oblio in campionato, i peloritani quella della svolta vera. Insomma, nell'errore di Silvestri per l'1-0 di Emmausso c'è stato uno spaccato di tutta una stagione folle ed illogica: tra deconcentrazione cronica, incapacità di reagire; problemi palesati quella sera e mai più risolti.
Oggi lo scenario si è praticamente invertito. I punti in più per un Catania che deve salvarsi e ha bisogno di vincere per trovare sonno e riparo dai propri demoni, sono solo 17. 27 per i giallorossi, altri numeri che offrono riflessioni. A guidare Chiricò e compagni c'è adesso Zeoli, che non sa più come creare stimoli ai suoi giocatori. Potranno farlo gli avversari stessi, desiderosi di voler mettere i bastoni tra le ruote ai rossazzurri, sapendo che non hanno nulla da perdere a differenza di quest'ultimi? Una motivazione che arriva non solo dalla classifica ma dall'agonismo storico della partita. Di sicuro ne creeranno i soliti 17-18 Mila al Massimino, per adesso molto compatti ma in attesa solo della vittoria, e chiamati a gran voce anche da Grella che per la prima volta parla di play-out. Basterà?