Pagelle: poca aggressività e precisione. Male tutti, ancora una volta
Il Catania perde ancora una volta, stavolta contro il Taranto, non riuscendo praticamente mai a rendersi pericoloso e subendo la rete sugli sviluppi di calcio d'angolo. Tutti male, soprattutto dal punto di vista dell'aggressività nell'approccio alla prima frazione. Ecco le valutazioni della nostra redazione:
ALBERTONI S.v. -
CASTELLINI 5,5 Non il solito Castellini. Poco propositivo e in difficoltà sulle folate di Bifulco
MONACO 5 La sua impostazione lascia a desiderare e difensivamente soffre De Marchi
QUAINI 5 Un inizio complicato con diversi errori in impostazione e qualche disattenzione di troppo
CELLI 5 Errori gravi su appoggi facili. E non è la prima volta, troppi
WELBECK 5 Sovrastato troppo spesso dall'intensità avversaria si trova costretto a giocare in velocità, ma non è il suo forte e si vede
STURARO 5 Le aspettative non trovano riscontro con il campo. Non è in condizione ottimale, spesso in ritardo e soprattutto poco lucido. Per ora non può ancora essere il leader che i rossazzurri si aspettano
CICERELLI 5 Poco presente nella manovra e poco ispirato. Non crea azioni pericolose e non riesce a dare vita alla superiorità numerica puntando l'avversario
TELLO 5 Da trequartista fa fatica e non riesce mai a trovare la posizione giusta nè per farsi dare la palla nè per sfruttare i centimetri di Cianci. Passo indietro rispetto alla Juve Stabia
CHIRICO' 5 L'esterno è uno dei più volitivi ma alla fine ogni giocata risulta fine a se stessa
CIANCI 5 Il Catania spedisce tanti lanci lunghi dalle sue parti, ma lui non riesce quasi mai a tenerla viva. Un po' meglio quando è entrato Costantino, ma l'unico tiro arriva al novantatreesimo.
SUBENTRATI
HAVERI 5,5 Non si vede e non si sente
COSTANTINO 5,5 Con lui in avanti Cianci guadagna un po' di ossigeno, ma la sostanza non cambia
ZAMMARINI 6 Uno dei pochi a salvarsi, nonostante non abbia cambiato più di tanto il volto al centrocampo
BOUAH 5 Entra e sbaglia cross e diagonali difensive. Tutto da dimenticare
PERALTA 5 Quando può tirare la passa, quando deve dettare i tempi la perde. Involuzione netta rispetto alle prime uscite in rossazzurro