Editoriale: “Media-Mente bene”
L'editoriale altro non è che il punto della situazione, e allora al posto di sforzarci in eccessive elucubrazioni, partiamo dall’aspetto più semplice del mondo: i numeri. Il Catania ha conquistato 8 punti in quattro partite con una media di 2 puntI; ha subito una sola rete ed è ancora imbattuto. Bastano questi dati concreti per far capire che, a conti fatti, il risultato maturato al Massimino non deve essere visto in senso negativo, perchè per centrare gli obiettivi spesso bisogna saper venire a capo delle difficoltà. E oggi il Catania ne ha vissute diverse, soprattutto nel primo tempo. Poi c'è il discoro più complesso legato alla prestazione. Sicuramente il Catania non ha aggredito nei primi venti minuti, sicuramente non c’è stato un passo avanti nella scioltezza della manovra offensiva, ma bisogna capire che la continuità e la crescita cercate da Toscano non riguardano solo il gioco. Toscano voleva vedere solita, compattezza dei reparti e determinazione. Accontentato.
TATTICAMENTE - Ormai la Serie C è forte di una certezza: vedere giocare il Picerno è sempre un piacere. Ció che era meno ipotizzabile è stato l'avvio di gare in cui il Catania non è riuscito ad imporre il suo ritmo e la sua intensità. La scelta di puntare su Lunetta sulla trequarti ha permesso a Toscano di schierarsi con un 5-4-1 in fase di non possesso, ma di contro Tomei ha optato per un accentramento di Esposito accanto a Petito, e un Guerra altissimo a sinistra tale da permettere di avere addirittura quattro uomini sulla trequarti. La personalità degli ospiti ha sorpreso gli etnei che per la prima volta si sono trovati difronte ad una seria difficoltà contro il palleggio avversario. Se vogliamo, possiamo interpretarla come un'occasione per vedere il Catania alle prese con una situazione nuova, ed i rossazzurri hanno aggirato l’ostacolo, concedendo pochi tiri, e cambiando e ricambiando lo spartito dalla panchina. A volte bisogna saper fare i complimenti all’avversario, e l’uscita dal basso del Picerno, ad oggi, è la migliore di tutto il girone, e non solo.
E allora forse basta pensare che se non puoi vincerla, non devi perderla. Il vecchio motto torna sempre di moda, e rappresenta il metodo migliore per creare solidità e lavorare con un margine importante di serenità. L'immobilismo non fa parte di Toscano (lo abbiamo capito con le mosse e contromosse per riequilibrare la partita), e probabilmente anche in settimana cercherà la strada giusta per sfruttare al meglio mentalmente questo pareggio. Nel frattempo bisogna solamente continuare a lavorare, perchè siamo tutti consapevoli del ritardo di condizione di Inglese, D'Andrea e Montalto, ed il Catania in partite come quella contro il Picerno ha ovviamente bisogno delle sue punte. Questo è un peccato, così come la mancanza di qualche elemento in forma in altri reparti, ma rispetto allo scorso anno la squadra non affonda. Essere imbattuti vale eccome, perchè c'è un aspetto che non viene intaccato ed è la fiducia. In primis quella nei confronti di Toscano che conosce un metodo per ottenere ciò che vuole, questo metodo non sarà infallibile ma almeno stavolta il Catania sembra averlo.