Il lavoro tattico di Lucarelli su Chiricò e non solo. Quali soluzioni da adottare?
La conferenza stampa di presentazione di Lucarelli è stata incentrata sulla mentalità e sul progetto da intraprendere con il nuovo manager, tralasciando gli argomenti che riguardano il campo che però saranno determinanti già tra 48 ore. In realtà qualcosa tra le righe è stata detta, visto che Lucarelli ha parlato di varie ipotesi da poter mettere in pratica ma senza voler scendere nel dettaglio dato il poco tempo a disposizione. Le doppie sedute predisposte in questa settimana avranno permesso un maggiore conoscenza e possibilità di vedere novità? Difficile dirlo.
Ciò che è certo è che il passato rossazzurro racconta di un Lucarelli che oltre al 4-3-3 ha sfruttato il 3-5-2, usato ampiamente nella sua prima avventura ed il 4-2-3-1 che da gennaio in poi venne schierato nell’anno di Beleck&Co. Forse quest’ultimo modulo ha un’applicazione più complessa perché diversi giocatori dovrebbero in parte adattare il loro modo di stare in campo o le loro peculiarità, ma col lavoro si può fare tutto, o quasi. Infine un ultimo riferimento è stato fatto nei confronti di Cosimo Chiricó. Il 32 sarà al centro del progetto tattico, ma Lucarelli vuole ottimizzare il suo apporto, rendendolo meno fine a se stesso e più funzionale alla manovra offensiva. Sarà un lavoro sulla posizione ma soprattutto sul modo di stare in campo e di aggredire l’area avversaria per rendersi meno prevedibile e sfruttare il movimento dei compagni.