Catanzaro-Catania: due squadre in cerca di identità
Catanzaro e Catania nuovamente di fronte. Non una sfida da seconde linee come quella vista in coppa Italia, ma un occhio di riguardo al turno infrasettimanale ci sarà, soprattutto in casa calabrese con un match contro l'Avellino alle porte dopo la sfida contro i rossazzurri.
Il cammino della squadra di Antonio Calabro non è roboante in questo inizio. Regolare, anche troppo, un mare calmo fatto da tre pareggi e una vittoria, pur non avendo avuto un calendario proibitivo, pronto però a cambiare corrente visto il mercato sugli scudi in estate. Squadra però ancora imbattuta, indice questo di solidità, sono due le gare disputate senza subire reti, entrambe però in trasferta. Tra le mura amiche i giallorossi hanno messo a referto 4 reti, subendone 2 e portando a casa 4 punti. Il pericolo numero uno è rappresentato da Vazquez, due le reti siglate in quattro gare, anche gli inserimenti di Vandeputte sono da tenere sotto controllo. La fase offensiva non è però ancora decollata. Potrebbe avere una chance, nell'ottica del turnover, anche Bombagi, visto già all'opera nel match di coppa. Dalle retrovie le note migliori per Calabro, sia per la pericolosità dei saltatori sui calci piazzati, ma anche per la solidità mostrata nel 3-5-2 di inizio anno.
Di contro un Catania che vive ancora un fase di assestamento con terremoti individuali che hanno portato a sconfitte non rispecchiate invece dalle prestazioni in campo. I rossazzurri vivono un mal di gol più acuto dei calabresi, spezzato in parte dalla verve dei giovani Sipos e Moro. Sono tre i gol fatti sin qui, ma in trasferta il bottino parla di 0 reti all'attivo e 4 gol subiti. Un biglietto da visita magro di personalità e intriso di dubbi in vista della trasferta di lunedì. Basta poco per accendersi per i giovani a disposizione di Baldini, altrettanto poco per incappare in errori, serve adesso l'apporto anche in zona gol degli esterni e degli uomini più esperti per gestire una trasferta che non si presenta facile. Sin qui il calendario non ha aiutato e anche la prova contro il Catanzaro resta di livello. 4-3-3 il solito mrchio di fabbrica baldiniano, con qualche cambio però a livello individuale, magari a centrocampo dove l'allenatore di Massa cerca ancora la quadra giusta.