Focus mediana: i quattro moschettieri
Dopo l’analisi della fase difensiva, adesso la lente di ingrandimento nella valutazione dell’annata è orientata sul centrocampo, la pancia della squadra di Ferraro che ha dimostrato gamba e lucidità Quasi fino al termine della stagione. Diciamo ’quasi‘ perché nell‘ultimo mese si è notato un calo abbastanza metto dovuto ad acciacchi, ma anche ad un logorio dettato dal fatto che alla fine hanno giocato praticamente sempre i soliti quattro. Lodi, Rizzo, Vitale e Palermo sono stati gli stacanovisti della mediana ed è difficile pensare a qualche altro nome da valutare visto l’impiego davvero esiguo.
Pariamo da Lodi la cui stagione non era iniziata proprio nel migliore dei modi. Il gol a Ragusa aveva fatto intonare a tutta la città nuovamente il coro ‘Ciccio Ciccio’, salvo poi rimangiarselo (non tutti ma una parte della tifoseria) dopo diverse prestazioni sottotono nel girone di andata. Da gennaio in poi, invece, l’apporto offerto dal numero dieci è stato di altissimo livello grazie ad una corsa più fluida e costante ed un appoggio in fase offensiva che precedentemente era mancato. Attenzione però ad un aspetto: da gennaio le marcature personalizzate non sono state mai troppo attende, cosa che difficilmente succederà anche in C.
Passiamo ad un tandem: Rizzo e Palermo che abbiniamo nella valutazione perché entrambi protagonisti di un’annata eccellente. La caratteristica che è rimasta maggiormente impressa è l’attaccamento alla maglia che li ha porta a correre e correre e correre senza mai tirare indietro la gamba. Le 8 reti siglate da Palermo sono poi la consacrazione personale in fase offensiva, ma anche i 3 sigilli di Rizzo hanno avuto un peso specifico enorme, soprattutto quello ad inizio anno a Licata. Detto ciò è molto probabile che su di loro la società voglia puntare anche il prossimo anno.
L’ultimo moschettiere è il più giovane e anche uno dei più promettenti. Mattia Vitale ha fatto intravedere giocate di altra categoria, soprattutto in zona gol e negli inserimenti con e senza palla. Una carenza, o meglio un aspetto su cui dovrà lavorare è il lavoro in mediana in fase di costruzione, ma è normale che essendo partito dalle categorie inferiori tatticamente possa pagare lo scotto di una formazione limitata. Si parlerà con la Sampdoria e si capirà se si potrà puntare su di lui in futuro, ma effettivamente perché non rischiare una scommessa del genere in Serie C?
Poi ci sono gli altri: i vari Di Grazia, Bani, Buffa, Russotto, Baldassar, tutti ragazzi interessanti ma non giudicabili visto davvero il minimo utilizzo.