Editoriale: scossa o cortocircuito?
L'umiliazione di Foggia pesa enormemente. Come digerirla?
E dunque il Catania ne prende cinque allo Zaccheria (nel solo primo tempo), e dunque arriva la prima umiliazione dell'anno, e dunque siamo davanti ad una scelta: criticare fortemente chi non ha reso onore alla maglia rossazzurra o spendere una lancia per chi ha sempre sputato sangue davanti a mille difficoltà? Non è semplice perché sono state tante le cose che non sono andate nel verso giusto per un Catania inguardabile, immobile, incapace di esistere, giustamente annichilito dai pugliesi. Però quante volte tutto ciò era ipotizzabile per motivi societari e i giocatori hanno fatto in modo che non si concretizzasse?
Non eroi, ma neanche irrispettosi. Semplicemente ragazzi che hanno sposato totalmente i colori rossazzurri offrendo il meglio di loro. Tranne domenica. Un mega passo falso nella giornata perfetta del Foggia in cui ogni conclusione si trasformava nel ‘tiro della tigre’ di Marc Lenders. E allora per questa volta non crocifiggiamo, ma neanche sottovalutiamo una sconfitta troppo pesante per essere vera e che non deve aprire uno squarcio in vista del finale e della corsa play off.
Di certo, il contraccolpo psicologico che rende più amara la sconfitta al palato della piazza è causato da un controsenso: nel momento in cui dovrebbe esserci più serenità, perché arriva la flessione? L'esito positivo del bando con una nuova proprietà avrebbe dovuto dare la scossa giusta per raggiungere gli spareggi, con la serenità degli stipendi e la garanzia del futuro, e invece la scossa, per ora, ha prodotto un cortocircuito. Il pari col Campobasso, all'indomani, della presentazione dell'offerta, e l'umiliazione di Foggia. Inspiegabile. Qualcuno sosterrà che in parte è attribuibile alle dichiarazioni perinettiane di Mancini, altri daranno colpe alle dimissioni di Pellegrino, ma in realtà nessuno di questi due eventi può giustificare un 5-0 nel primo tempo. L'Avellino all'orizzonte può rappresentare la possibilità di replica, non tanto come risultato (quello poi si valuterà) ma soprattutto come atteggiamento da mostrare sin dal primo minuto. Nel frattempo producano ulteriori scosse dal notaio e con fideiussioni per rimettere in sesto il cuore di questa squadra.