Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

L'Editoriale: Catania, dolci note: Do, Re, Si, "Può", Fa...

Vittoria, tre punti e tanto fisiologico entusiasmo. Il pomeriggio di Tacopina, Scibilia e Largotta, il pomeriggio dei soci e dirigenti Sigi-Calcio Catania, il pomeriggio di Raffaele e dei suoi giocatori con tanto di gol, assist e qualità firmati Dall’Oglio, Piccolo e Russotto. Vittoria che riaccende la fiamma del percorso virtuoso verso l’alto, con trenta punti in classifica, due da poter recuperare, speriamo, nono successo in stagione e, soprattutto, 21 punti nelle ultime dieci gare con una sola battuta d’arresto. L’orizzonte Tacopina affascina, può alimentare l’ambizione, ed oggi Joe ha esultato e gioito. Scibilia osserva, valuta, ma il sorriso c’è sotto la mascherina, confermando il buon lavoro di Maurizio Pellegrino e dello staff tecnico. Bontà e sostanza che verrà analizzata domani, con una riunione importante, per cercare di mettere almeno due puntelli necessari, punta centrale e centrocampista di qualità, che possano essere utili ai fini di una stuzzicante zona playoff. Il 3-4-3 di Raffaele comincia a prendere forma negli interpreti e nell’idea di gioco: anche oggi ottime verticali, fraseggi, cambi di fronte e percussioni. Bollicine Russotto a sinistra, delizia Piccolo sul centro-destra, con Sarao sponda perfetta in molte occasioni, stile pivot del futsal, per la bucata centrale di Dall’Oglio, tutto bello. Foggia, che ha mostrato le sole unghie di Curcio, gran giocatore, abile ad accendere, ma non tutti capiscono e quando rifletteva di più ecco spuntare il raddoppio della calamita Welbeck, ancora una volta uomo mediana ovunque. Peccato per la dormita, ancora su palla inattiva, però, il risveglio dolce della ripresa ha rimesso tutto sui binari della corsa perfetta. Il gol di Piccolo, il secondo consecutivo, è una alimentato dalla bacchetta magica sfiorata da Russotto, per un sinistro maligno che consegna applausi e “give me five” in tribuna, in piena salsa americana. Le riflessioni? Semplici e che portano ad un ragionamento mirato che domani Tacopina, Scibilia, Pellegrino e Guerini discuteranno con coach Raffaele. Questa squadra può diventare pericolosa per le avversarie in zona playoff, e il non provarci sarebbe in controtendenza con l’ambizione del Gruppo Tacopina. Ripetiamo, fino al closing il Gruppo americano, per stessa ammissione dei protagonisti, non potrà operare in prima linea, ma Pellegrino, in sede di trattative, potrebbe giocare con un portafoglio diverso di sicurezza e garanzia firmato Tacopina. Nessuna spesa folle, ma rinforzi si, e soprattutto utili al salto tecnico. Una prima punta d’esperienza, un centrocampista sfizioso e forse altri due movimenti con il cassetto delle uscite aperto per Vicente, Mazzarani, forse Pecorino richiesto dalla Juventus, offerta sul tavolo del Catania, e da altri due club e valutazioni su due giocatori in scadenza. In fondo le note appena accennate, fino ad oggi, non lasciano striduli rumori, ma una cadenza di note non male da udire, sicuramente priva ancora di piacevole melodia, valevole, però, di sviluppo. Provando sul campo a stuzzicare la creazione di musica, chiamata opportunità di ambizione, fino a pochi mesi fa inaspettata.