Jeda a Catanista: "Campionato apertissimo: il Catania deve crederci. Su Marotta..."
Intervenuto nel corso della puntata odierna di Catanista il Talk, andata in onda su Radio Fantastica, l'ex rossazzurro Jeda ha commentato così il momento del Catania:
SORPRESA - "Cosa è successo a Reggio? Squadra irriconoscibile, perché il Catania è una squadra che ha recuperato un inizio di stagione difficile, mettendo in pratica una seconda metà di stagione completamente diversa e mi aspettavo, nonostante l’ambiente, qualcosa in più dai rossazzurri, con i giocatori che ha, con il pubblico che ha. Sicuramente mi aspettavo una gara molto diversa. Quando è iniziata la partita, la Reggina ha risposto bene alla presenza del proprio pubblico, nonostante il cambio di proprietà e la panchina dell’allenatore in bilico: questo li ha galvanizzati. Eppure c’era stata la reazione del Catania, ma poi vedi che l’avversario non molla e tu non riesci ad esprimere il tuo gioco. I singoli? Mi aspettavo qualcosa in più da Lodi, ma non è una critica nei suoi confronti, perché la squadra tutta ha giocato una partita brutta. Ma da lui mi aspetto di più."
SU MAROTTA - "So che è un giocatore assolutamente di livello e il Catania ha bisogno di uno come lui. E’ una reazione sbagliata, e la giustifico con la partita, ma una reazione così in un momento del genere non ci sta perché è un momento delicato, perché il Catania deve stare tranquillo e queste reazioni non aiutano. Specialmente se si tratta di una reazione così plateale: la vede il pubblico, la vede l’allenatore e la vedono i tuoi compagni di squadra, che possono non apprezzare."
CAMPIONATO APERTISSIMO - "Mi aspettavo la vittoria del Catania, e che una volta venuto al Granillo potesse riaprire i giochi anche per il campionato. Ma bisogna dare i meriti alla Reggina, perché ha fatto la migliore partita della sua stagione. Questo è un campionato tutt’altro che chiuso, è apertissimo e secondo me il Catania non deve assolutamente mollare. Non servono gli episodi di nervosismo, perché il Catania ha la forza per vincere. Ho avuto un’esperienza simile a Lecce, e quando perdi la testa poi rischi di buttare via tutto in poco tempo."
AMARCORD - "Giocare al Massimino con la maglia del Catania era sempre una grande emozione. Ci siamo divertiti in quella stagione, quando ho vestito il rossazzurro, perché era un ambiente che ti galvanizzava appena entravi in campo: bastava anche solo il supporto del pubblico per fare bene."